L’Unione Europea e la Francia manterranno un “impegno completo” nei confronti delle questioni climatiche, indipendentemente dalle politiche degli Stati Uniti, ora che Donald Trump è tornato al potere. Questa posizione è stata chiarita dalla ministra francese per la Transizione ecologica, Agnès Pannier-Runacher, a pochi giorni dall’inizio della COP29 di Baku, in programma dall’11 al 22 novembre.
“C’è un segnale politico che è stato inviato dall’elezione di Donald Trump“, ha dichiarato la ministra, sottolineando il precedente ritiro degli Stati Uniti dall’Accordo di Parigi durante il primo mandato del tycoon, noto per il suo scetticismo nei confronti della crisi ecologica. Tuttavia, Pannier-Runacher ha assicurato: “Non posso pensare che abbasseremo la nostra ambizione collettiva e la nostra mobilitazione collettiva“.
Nonostante le dichiarazioni ottimistiche, il presidente francese Emmanuel Macron non parteciperà alla COP29, così come il cancelliere tedesco Olaf Scholz e la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen. Al contrario, i leader britannico Keir Starmer e spagnolo Pedro Sánchez sono attesi al vertice che si svolgerà dal 12 al 13 novembre.
L’impegno dell’Unione Europea e della Francia in tema di transizione ecologica continua a rimanere un punto fermo, in un contesto geopolitico incerto.