Nella capitale degli Stati Uniti, gli UFO sono tornati sotto i riflettori con un’udienza speciale al Congresso. Durante l’incontro, intitolato “Fenomeni Anomali Non Identificati: Rivelare la Verità“, importanti whistleblower e testimoni militari hanno affermato che “non siamo soli nell’universo“. Al centro del dibattito, la richiesta di maggiore trasparenza da parte del governo e la necessità di affrontare la questione UFO senza pregiudizi o stigmi.
Il termine “fenomeni anomali non identificati” (UAP) è stato introdotto per comprendere una varietà di avvistamenti inspiegabili, che vanno da oggetti nel cielo a fenomeni osservati sott’acqua e nello Spazio. Durante l’udienza, testimoni di alto livello, tra cui un ex ufficiale dell’intelligence americana, un ammiraglio in pensione della Marina e un ex amministratore associato della NASA, hanno riferito di tecnologie avanzate e avvistamenti extraterrestri che sarebbero stati nascosti al pubblico per anni.
Tra i momenti più significativi, Luis Elizondo, ex ufficiale dell’intelligence, ha dichiarato che “l’eccessiva segretezza ha portato a gravi misfatti contro leali funzionari pubblici, personale militare e opinione pubblica, il tutto per nascondere il fatto che non siamo soli nel cosmo“. “Siamo nel mezzo di una corsa agli armamenti segreta e pluridecennale, finanziata con denaro dei contribuenti mal distribuito e tenuta nascosta ai nostri rappresentanti eletti e agli organi di controllo“.
Elizondo, che sostiene di aver già condotto indagini sugli UFO nell’ambito di un programma segreto del Pentagono, ha suggerito al governo degli Stati Uniti di adottare un approccio “globale” per studiare gli UFO, di creare una strategia nazionale sugli UFO e di offrire protezioni in modo che i whistleblower che “vogliono disperatamente fare la cosa giusta possano farsi avanti senza paura“.
Durante l’evento, a Elizondo è stato chiesto se alcune delle “tecnologie avanzate” che sono state viste monitorare installazioni militari sensibili in tutto il mondo potessero essere gestite da alieni o aziende private. “Forse entrambi“, ha risposto Elizondo.
Elizondo ha anche dichiarato senza mezzi termini che il governo degli Stati Uniti ha programmi per recuperare gli UAP precipitati e sottoporli a reverse engineering, ma ha evitato di fornire dettagli specifici in un contesto pubblico non segretato come l’udienza.
Anche Tim Gallaudet, ammiraglio della Marina in pensione, ha testimoniato sulla questione UAP, descrivendo alcuni avvistamenti come prova di una “intelligenza superiore non umana“. L’ex amministratore della NASA, Michael Gold, ha esortato l’agenzia spaziale a utilizzare i suoi strumenti scientifici per raccogliere e analizzare dati sugli UAP e a promuovere un dibattito libero dai pregiudizi, sostenendo che la scienza è la nostra migliore risorsa per risolvere il mistero.
Il dibattito ha anche evidenziato le preoccupazioni per la sicurezza nazionale e per la gestione dei fondi pubblici. Nancy Mace, rappresentante della Carolina del Sud, ha criticato la mancanza di trasparenza del Pentagono, sottolineando che persino il budget dell’All-Domain Anomaly Resolution Office (AARO), un ufficio governativo dedicato a indagare sui fenomeni UAP, è coperto dal segreto. La sua preoccupazione, condivisa da altri membri del Congresso, è che il governo possa nascondere informazioni fondamentali sulla questione UAP.
Michael Shellenberger, giornalista e testimone all’udienza, ha rivelato l’esistenza di un presunto programma segreto chiamato “Immaculate Constellation”, che avrebbe il compito di raccogliere e isolare rapporti UFO e UAP da personale militare, tenendoli fuori dalla portata delle altre istituzioni governative. Shellenberger ha invitato il Congresso a spingere per una maggiore trasparenza per mettere fine a questa segretezza.
Alla chiusura della seduta, il Congresso ha chiesto ai testimoni di condividere le loro opinioni su ciò che potrebbe costituire una “intelligenza non umana“. Gallaudet ha suggerito che, data l’immensità dell’universo, sarebbe logico pensare all’esistenza di altre intelligenze avanzate, mentre Elizondo ha preferito un approccio scientifico, suggerendo che il termine possa riferirsi a qualsiasi entità capace di rispondere a uno stimolo in modo intelligente.
Il dibattito sugli UFO, o UAP, si sposta così da mere speculazioni a un terreno di seria indagine pubblica, con una crescente richiesta di trasparenza che punta a svelare la verità su avvistamenti che, per decenni, sono stati avvolti nel mistero.