Uragani più veloci e potenti: il cambiamento climatico accelera la furia del Nord Atlantico

Il cambiamento climatico ha fornito un vasto “carburante” per questi fenomeni naturali
MeteoWeb

Il cambiamento climatico ha provocato un incremento significativo nella velocità degli uragani che colpiscono la zona del nord Atlantico. Secondo uno studio condotto da Climate Central, un’organizzazione di ricerca no-profit di Princeton, la velocità dei venti degli uragani è aumentata in media di quasi 30 chilometri orari negli ultimi anni. I risultati della ricerca sono stati pubblicati sulla rivista Environmental Research: Climate.

Lo studio rivela che il cambiamento climatico ha avuto un impatto drammatico sull’intensificazione degli uragani. Infatti, circa l’85% degli uragani che hanno colpito la regione del nord Atlantico tra il 2019 e il 2023 sono stati fortemente influenzati dal riscaldamento globale. Come afferma Daniel Gilford, autore principale della ricerca e climatologo presso Climate Central, “Noi, come esseri umani, abbiamo le nostre impronte digitali su tutti questi uragani“. Gilford sottolinea che “se riusciamo ad aumentare le temperature della superficie del mare, possiamo anche aumentare la velocità con cui un uragano può girare“.

Questo studio si inserisce in un crescente numero di ricerche che dimostrano come il riscaldamento globale amplifichi l’intensità degli uragani. Il riscaldamento delle acque oceaniche non solo aumenta la forza dei venti, ma contribuisce anche all’innalzamento del livello dei mari, aggravando ulteriormente la potenza delle tempeste. Inoltre, le tempeste tropicali ora colpiscono prima durante la stagione e portano con sé una maggiore quantità di precipitazioni rispetto agli uragani registrati in passato.

Gli uragani sono alimentati dalle acque calde dell’oceano e, in linea teorica, più l’acqua è calda, maggiore è l’intensità dell’uragano. Il cambiamento climatico ha fornito un vasto “carburante” per questi fenomeni naturali: dal 1900, le temperature della superficie del mare nell’Atlantico settentrionale sono aumentate di circa 1°C, proprio a causa del riscaldamento globale.

Per comprendere l’impatto del cambiamento climatico sull’intensità degli uragani recenti, Gilford e i suoi colleghi hanno simulato come si sarebbero evoluti tutti i 49 uragani che hanno colpito il nord Atlantico tra il 2019 e il 2024, ipotizzando che non vi fosse stato alcun riscaldamento delle acque oceaniche. Successivamente, hanno confrontato le velocità dei venti delle tempeste simulate con quelle delle tempeste reali, scoprendo che il cambiamento climatico ha intensificato ben 30 di questi uragani, facendoli classificare in categorie più elevate sulla scala Saffir-Simpson rispetto a quanto sarebbe accaduto senza il riscaldamento globale.

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