Un violento incendio, noto come “Mountain Fire“, ha distrutto 132 edifici in meno di 2 giorni nella contea di Ventura, nel Sud della California. L’incendio, divampato mercoledì mattina, si è rapidamente esteso a un’area di circa 80 km quadrati. Le autorità stanno ancora indagando sulle cause del rogo, che ha lasciato danni estesi e continua a minacciare circa 3.500 strutture nelle aree residenziali, agricole e nei ranch della regione.
Giovedì sera ora locale, circa 10mila persone erano ancora interessate da un ordine di evacuazione mentre i vigili del fuoco lavoravano in terreni impervi, supportati da elicotteri antincendio, per proteggere le case nelle zone collinari vicino alla città di Santa Paula, che ospita più di 30mila abitanti.
Il Servizio Meteorologico Nazionale ha emesso un’allerta rossa per rischio incendio a causa dei forti venti noti come “Santa Ana“, tipici della California meridionale. Questi venti caldi e secchi soffiano dall’interno verso la costa, aumentando il rischio di incendi durante l’autunno e l’inverno. Anche con la prevista diminuzione dei venti, l’umidità rimarrà pericolosamente bassa, mantenendo alto il rischio di nuovi roghi.
L’incendio, che mercoledì si è esteso rapidamente da meno di mezzo km quadrato a oltre 41 km quadrati in poco più di 5 ore, ha spinto il governatore Gavin Newsom a dichiarare lo stato di emergenza.
La regione di Ventura è tristemente nota per devastanti incendi: tra questi, il Woolsey Fire del 2018, che causò la morte di 3 persone e distrusse 1.600 abitazioni vicino a Los Angeles, e il Thomas Fire del 2017, che danneggiò oltre un migliaio di strutture nelle contee di Ventura e Santa Barbara.