Il 1° dicembre 1987 la NASA traccia il futuro della Stazione Spaziale Internazionale

La ISS non era solo un traguardo ingegneristico, ma anche un simbolo di cooperazione internazionale
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Il 1° dicembre 1987 la NASA compie un passo cruciale per la realizzazione della Stazione Spaziale Internazionale (ISS), annunciando i contratti assegnati a 4 giganti dell’industria aerospaziale: Boeing Aerospace, la divisione aerospaziale della General Electric, McDonnell Douglas e la divisione Rocketdyne della Rockwell International. Queste compagnie furono incaricate di progettare e costruire i componenti chiave di quello che sarebbe diventato uno dei progetti scientifici più ambiziosi della storia.

La ISS non era solo un traguardo ingegneristico, ma anche un simbolo di cooperazione internazionale. Frutto di un’alleanza tra Stati Uniti, Europa, Russia, Giappone e Canada, la sua costruzione avrebbe richiesto decenni e il contributo di migliaia di scienziati e ingegneri. I contratti assegnati nel 1987 segnarono l’inizio di questa avventura, ponendo le basi per moduli abitativi, sistemi energetici e di supporto vitale, e infrastrutture di ricerca.

Questa decisione avvenne in un’epoca di tensioni geopolitiche, ma il progetto ISS dimostrò come la scienza potesse unire nazioni diverse. Oggi, la Stazione Spaziale Internazionale è un laboratorio orbitante dove si conducono esperimenti di frontiera in fisica, biologia e tecnologia, rappresentando un modello di cooperazione globale e di esplorazione pacifica dello Spazio.

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