Il 12 dicembre 1901 Guglielmo Marconi compie un’impresa storica che segnerà un punto di svolta nelle comunicazioni moderne: riesce a captare il primo segnale radio transoceanico. Questo evento rappresenta una pietra miliare nello sviluppo delle comunicazioni senza fili e dimostra per la prima volta che le onde radio potevano attraversare l’Oceano Atlantico.
Marconi, grazie alla sua esperienza e alle sue innovazioni, riuscì a superare le sfide tecniche di quella che sembrava una missione impossibile. L’esperimento ebbe luogo tra la stazione di Poldhu, in Cornovaglia, e quella di St. John’s, in Terranova. Il segnale, che consisteva in un semplice punto Morse (un “dit”), fu captato attraverso l’aria, senza fili fisici, a una distanza di circa 3.200 km.
Questo successo aprì la strada alla radio come mezzo di comunicazione globale, portando a una rivoluzione nelle telecomunicazioni e nel mondo dei media. La trasmissione radiofonica sarebbe diventata uno strumento fondamentale per la comunicazione di massa, influenzando la società in modo profondo. Marconi, già noto per i suoi esperimenti con le onde radio, consolidò la sua reputazione come uno dei pionieri della scienza e della tecnologia, contribuendo in modo determinante alla storia delle telecomunicazioni.