Il 2 dicembre 1993 la NASA lanciò con successo la missione STS-61 dello Space Shuttle Endeavour, un evento che segnò un capitolo cruciale nella storia dell’esplorazione spaziale. La missione aveva come obiettivo principale la riparazione di un difetto tecnico nel telescopio spaziale Hubble, che era stato lanciato nel 1990 ma che soffriva di un errore di progettazione nel suo specchio principale. Questo difetto impediva al telescopio di ottenere immagini nitide e dettagliate, compromettendo il suo potenziale scientifico.
Durante la missione, un equipaggio di 7 astronauti, tra cui gli ingegneri e astronauti specializzati in attività extraveicolari (EVA), eseguì un’operazione straordinaria per installare un sistema di correzione ottica, noto come COSTAR (Corrective Optics Space Telescope Axial Replacement). Questo dispositivo fu montato sul telescopio per correggere l’errore e restituire a Hubble la capacità di scattare immagini cristalline.
La missione STS-61 rappresentò non solo una straordinaria prova di ingegneria e abilità umana, ma anche un passo fondamentale per la scienza spaziale, poiché permise a Hubble di diventare uno degli strumenti più potenti per l’osservazione dell’universo, contribuendo a scoperte astronomiche rivoluzionarie.