Un’importante irruzione di aria fredda è in fase di preparazione sull’Europa centrale e si prevede che interesserà gradualmente anche l’Italia. Secondo le ultime analisi meteorologiche, questa massa d’aria fredda, parzialmente di origine artica, potrebbe raggiungere il nostro Paese accompagnata da perturbazioni in grado di portare la neve a quote basse al Nord e, forse, anche in alcune zone di pianura. Sebbene i modelli restino incerti, l’ipotesi suscita speranze tra gli appassionati della neve.
Il cambiamento meteorologico è favorito dal rafforzamento di un anticiclone sull’Atlantico centrale, che si estenderà in senso meridiano fino alla Groenlandia. Questo assetto determinerà la formazione di una saccatura tra la Scandinavia e l’Italia, dando origine a intensi scambi termici meridiani. Di conseguenza, il nostro Paese sarà investito da correnti fredde e perturbate, in un contesto meteorologico dinamico e complesso.
Le condizioni per sabato si preannunciano piuttosto stabili, con una giornata che può essere definita di attesa su tutto il territorio nazionale. Domenica, invece, il primo fronte freddo raggiungerà il Nord, evitando il Nord-Ovest, dove l’irruzione del fohn porterà cieli limpidi e aria secca, mentre piogge si concentreranno principalmente sul Nord-Est. In questa fase, le nevicate sulle Alpi orientali saranno limitate, caratterizzate da brevi ma intensi episodi di bufera, senza un accumulo significativo. Nevicate deboli interesseranno anche l’Appennino Tosco-Emiliano e romagnolo.
Al Centro-Sud, la giornata sarà segnata da venti intensi, mentre la neve comparirà lungo l’Appennino centrale nel pomeriggio e in serata, a quote generalmente comprese tra gli 800 e i 1000 metri. Tuttavia, non sembrano esserci le condizioni per nevicate diffuse e copiose, nonostante alcuni fattori meritino attenzione, come la possibile formazione di una depressione sul mar Tirreno e il passaggio di ulteriori impulsi perturbati, accompagnati da correnti orientali.
Il modello ECMWF offre previsioni contrastanti per l’inizio della prossima settimana. Mentre alcune mappe indicano condizioni fredde ma secche al Nord, altre suggeriscono possibili episodi di neve tra lunedì 9 e martedì 10 dicembre. Durante queste giornate, la neve potrebbe comparire in modo scenografico, seppur limitato, soprattutto in Emilia Romagna, in alcune aree della bassa Lombardia orientale e del Veneto. Tuttavia, si tratta di una possibilità remota.
Per quanto riguarda le montagne, le Alpi vedranno nevicate modeste, mentre l’Appennino centrale continuerà a beneficiare delle configurazioni con flussi orientali, con effetti solo marginali sull’Appennino settentrionale. Nel complesso, la situazione resta incerta e in continua evoluzione, richiedendo un costante monitoraggio per valutare l’effettiva portata delle precipitazioni e l’impatto dell’irruzione fredda sull’Italia.
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