Il Sud Italia si prepara ad un bianco Natale. Gli ultimi aggiornamenti vedono un po’ tutti i modelli allineati sulla tendenza che le immagini del video a corredo dell’articolo illustrano con grande chiarezza. Nei prossimi giorni avremo due irruzioni polari, che porteranno molto freddo e tanta neve nel nostro Paese. La prima irruzione è imminente: inizierà venerdì 20 e si trascinerà per tutto il weekend. La seconda invece sarà proprio nei giorni clou del Natale: martedì 24 e mercoledì 25 dicembre.
Questa seconda irruzione inizia ad essere ben definita quando ormai manca una settimana esatta al Natale: le Regioni più colpite saranno quelle del Centro/Sud e in modo particolare quelle affacciate sul mare Adriatico e quelle meridionali. Stiamo parlando di Marche, Abruzzo, Molise, Puglia, Basilicata, Calabria e Sicilia, anche se avremo sconfinamenti nevosi nelle zone interne di Lazio e Campania. Anche la Sardegna sarà coinvolta in questa situazione di maltempo e neve natalizia.
Le prime indicazioni sulla quota neve
E’ molto raro che a Natale arrivi la neve al Sud Italia: quest’anno succederà. Non parliamo di neve sulle coste, ma la “dama bianca” scenderà fino a bassa quota, imbiancando le colline a partire dai 300–400 metri sulle Regioni adriatiche e a partire dai 500–600 metri in Sardegna e Sicilia. Forti piogge, temporali e grandinate interesseranno i litorali. Attenzione anche alle forti mareggiate provocate dagli impetuosi venti di tramontana, grecale e maestrale.
La situazione al Nord Italia
Al Nord, al contrario, sarà un Natale soleggiato ma particolarmente freddo in modo particolare al Nord/Est e in Emilia Romagna. Al Nord/Ovest, invece, il fohn potrebbe determinare uno scenario molto mite, addirittura primaverili: tra Aosta, Biella, Verbania, Ivrea e Torino avremo le città più calde d’Italia con temperature superiori ai +15°C. Possibili picchi addirittura di +20°C tra Piemonte e Liguria.
Insomma, Italia capovolta (quantomeno secondo i classici stereotipi del clima nel nostro Paese) per un Natale che si prospetta tanto estremo quanto raro, a causa di un enorme ciclone posizionato sul mar Jonio, tra l’Italia e i Balcani, in mezzo a due poderosi anticicloni che occuperanno la scena europea ad ovest e a est, lasciando aperta la porta del freddo polare tra la penisola Scandinava e il cuore del Mediterraneo. Uno scenario evidenziato con grande chiarezza dalle mappe a corredo dell’articolo.
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