Il Presidente francese Emmanuel Macron si è recato in visita a Mayotte, l’arcipelago francese dell’Oceano Indiano devastato dal ciclone Chido, e ha incontrato il personale dell’ospedale di Mamoudzou che gli ha illustrato la grave situazione in cui si trovano. Le autorità prevedono un bilancio di centinaia di vittime, forse migliaia, ma ancora non si riesce a fare una stima precisa. Al suo arrivo, il Presidente è stato circondato dagli abitanti che lo hanno implorato di restare per vedere la situazione con i suoi occhi e di mandare aiuti. “Non c’è più niente a Mayotte, non abbiamo nulla. Non abbiamo acqua. Non abbiamo niente sotto cui ripararci, possiamo pagare solo in contanti e cosa mangeremo?”, hanno chiesto alcuni, sottolineando anche l’urgente necessità di ripristinare le forniture di elettricità e benzina.
Macron è poi salito a bordo di un elicottero per vedere l’entità della devastazione dall’alto. Circa un terzo della popolazione, ovvero più di 100.000 persone, vive in alloggi precari, la maggior parte dei quali è stata distrutta completamente dal ciclone.
Macron ha assicurato di voler ”ricostruire” Mayotte sulla base di nuovi ”criteri” e ha anche chiesto di intensificare la ‘‘lotta all’immigrazione clandestina”. ”Tutti devono accettare che, in termini di competenze e regole, le cose devono cambiare – ha ribadito – intensificare la lotta contro l’immigrazione clandestina, mentre ovviamente ristabiliamo le scuole, ricostruiamo le abitazioni, ricostruiamo gli ospedali, ecc.”. Il Presidente francese ha dichiarato che il suo ”obiettivo” è quello di rifornire di acqua e cibo tutti i comuni dell’arcipelago di Mayotte ‘‘al più tardi entro domenica”. ”Il nostro obiettivo è quello di fornire acqua e cibo a tutti i comuni al più tardi entro domenica sera’‘, ha dichiarato, durante un incontro con i rappresentanti eletti, aggiungendo che ”saranno utilizzati elicotteri per sganciare i rifornimenti”.
Il Presidente ha respinto le accuse secondo cui il governo avrebbe “abdicato” di fronte alle devastazioni. “Non posso permettere che si dica (…) che qui lo Stato ha abdicato”, ha dichiarato parlando dopo la visita al quartiere di Mamoudzou, capoluogo del Dipartimento. E ha annunciato che lo Stato creerà “un fondo di compensazione per aiutare coloro che non sono assicurati”.
Macron ha avvertito a Mayotte che il numero delle vittime del ciclone Chido sarà “probabilmente” molto più alto dei 31 morti attualmente registrati. “È probabile che le vittime siano molte di più” rispetto alle 31 “contate ufficialmente fino ad oggi”, ha dichiarato alla stampa. “Saremo in grado di identificare (…) altre vittime, dare loro un nome e rendere loro omaggio” grazie alla missione di censimento istituita dal prefetto con i sindaci e le autorità religiose, ha aggiunto.
Macron passerà la notte nella capitale Mamoudzou per andare domani nelle zone più remote dell’arcipelago francese. “Domani mattina andrò nelle Bangas”, ha detto il Presidente riferendosi alle baraccopoli dove viveva quasi un terzo della popolazione prima dell’arrivo del ciclone.
Il Presidente francese ha decretato il 23 dicembre una giornata di lutto nazionale per il territorio d’oltremare di Mayotte, si legge sul profilo X del capo dello Stato. “Le nostre bandiere saranno a mezz’asta. Tutti i francesi saranno invitati a raccogliersi alle 11:00″, si legge nel post.