Ciclone Chido, Mayotte prova a rialzarsi ma è emergenza permanente all’ospedale

Macron visiterà Mayotte domani: sull’aereo anche 4 tonnellate di aiuti e forze di soccorso
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La situazione nell’arcipelago francese di Mayotte, devastato dal ciclone Chido, è ancora molto difficile a causa della mancanza di cibo e acqua. Secondo i dati provvisori, il ciclone ha ucciso 31 persone e ne ha ferite 1.373, anche se le autorità temono un bilancio molto più alto in questa che è la regione più povera della Francia nell’Oceano Indiano. Si temono, infatti, centinaia, se non migliaia di vittime. Gli abitanti dei quartieri più poveri della capitale, Mamoudzou, stanno cercando di riparare le loro case. “A poco a poco stiamo mettendo a posto i servizi, man mano che riusciamo a ripulirli”, ha dichiarato all’AFP Jean-Mathieu Defour, direttore del CHM, il principale ospedale dell’arcipelago. Le autorità hanno promesso di allestire un ospedale da campo con 100 posti letto.

Il ciclone Chido, il più forte ciclone che abbia colpito Mayotte negli ultimi 90 anni, ha raggiunto venti superiori a 220km/h. Circa un terzo della popolazione dell’arcipelago ha abitazioni precarie, ormai distrutte. Per evitare saccheggi, da ieri è in vigore un coprifuoco tra le 22 e le 4 ora locale, sorvegliato da circa 2.000 poliziotti.

Emergenza permanente per l’ospedale di Mamoudzou

Finestre spazzate via, reparti allagati e attrezzature distrutte. L’ospedale di Mamoudzou, che sorge su una collina che domina la capitale dell’arcipelago francese di Mayotte, ha subito le pesanti conseguenze del ciclone Chido. Nonostante i danni ingenti, l’ospedale continua a funzionare. Con circa 10.000 nascite all’anno, la maternità di Mamoudzou è la più grande della Francia. Non sorprende quindi che sabato, nel bel mezzo della crisi, siano avvenute quattro nascite nonostante le condizioni caotiche, dice Roger Serhal, responsabile del reparto di ostetricia dell’ospedale. Uno di questi ha richiesto un parto cesareo, ma la sala operatoria era allagata. Dopo qualche esitazione, “molti sforzi e qualche rischio”, la madre ha partorito naturalmente e il suo bambino è nato in buona salute.

Nel reparto maternità, le raffiche di vento hanno divelto una porta, allagando i corridoi e mandando in frantumi le finestre. Nel panico, il personale infermieristico ha dovuto ricoverare una quarantina di pazienti in una piccola stanza sicura della sala parto.

L’ospedale di Mamoudzou è ancora in bilico quattro giorni dopo il passaggio di Chido. Intere sezioni dell’ospedale sono ancora inutilizzabili. Nei corridoi del reparto di gravidanza patologica, gli elettricisti sono impegnati a ripristinare le stanze allo stato originale. Nel reparto di terapia intensiva, le finestre sono state distrutte. “L’ospedale ha subito gravi danni, ma ha continuato a funzionare nonostante le difficoltà”, afferma Jean-Mathieu Defour, direttore dell’ospedale.

I rinforzi sono già arrivati, con le loro brande sistemate sui prati dell’ospedale, e se ne attendono altri. Quello che manca sono le medicine. Sebbene i primi ordini siano arrivati “molto rapidamente” dopo il ciclone, ne servono altri. “Il 70% delle nostre scorte di medicinali a Longoni è stato distrutto“, spiega Defour. Il Ministero degli Interni francese ha dichiarato che “molti servizi del centro ospedaliero di Mayotte sono fuori uso“, anche se i servizi vengono gradualmente ripresi, citando i servizi di emergenza, per i quali è stato allestito un posto medico avanzato all’ingresso dell’ospedale. Sono stati segnalati problemi di sicurezza in alcuni siti del CHM, con tentativi di saccheggio.

La visita di Macron

Il Presidente francese Emmanuel Macron si recherà a Mayotte domani per visitare i pazienti dell’ospedale e uno dei quartieri più colpiti. L’aereo presidenziale trasporterà anche quattro tonnellate di cibo e aiuti sanitari, oltre ai soccorritori. ”Al suo arrivo, il Presidente della Repubblica effettuerà una ricognizione aerea della zona colpita, prima di visitare un ospedale da cui farà il punto della situazione con tutte le persone coinvolte. In seguito, parlerà con il personale infermieristico e con i pazienti in cura. Infine, visiterà un quartiere distrutto, dove incontrerà i servizi di emergenza, prima di discutere della situazione sull’isola con i rappresentanti eletti’‘, ha spiegato l’entourage presidenziale a proposito della visita.

Bayrou: “a Mayotte la più grave catastrofe della storia di Francia”

L’arcipelago di Mayotte ha subito “probabilmente la catastrofe naturale più grave della storia di Francia da diversi secoli“, ha scritto il Primo Ministro François Bayrou in una lettera alle forze politiche. “La tragedia di Mayotte – scrive Bayrou in una lettera ai vertici dei partiti che ha invitato per la giornata di domani in vista dell’imminente formazione del suo governo (sono escluse le estreme, Rassemblement National e France Insoumise) – ha colpito un arcipelago popolato da donne e uomini, da famiglie e comunità che hanno condotto per decenni una battaglia per essere francesi”.

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