Ciclone Chido in Mozambico: almeno 34 morti, migliaia di case distrutte | FOTO

Il ciclone Chido ha colpito duramente il Mozambico, causando vaste devastazioni, con danni a infrastrutture, abitazioni e coltivazioni
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MeteoWeb

Il ciclone Chido ha provocato almeno 34 vittime in Mozambico, ferito più di 300 persone e distrutto più di 20mila case. È il primo bilancio diffuso dall’Istituto nazionale per la gestione dei rischi e dei disastri relativo al Mozambico. Il ciclone, che ha devastato l’arcipelago francese di Mayotte sabato 14 dicembre, ha poi colpito la provincia mozambicana di Cabo Delgado domenica, uccidendo 28 persone. Altre tre persone sono morte nella provincia di Nampula e altre tre nella provincia interna di Niassa. L’Istituto ha registrato 319 feriti durante il passaggio del ciclone, le cui raffiche di vento hanno superato i 220km/h e le precipitazioni hanno raggiunto i 250mm in 24 ore.

La tempesta ha colpito duramente il territorio, causando vaste devastazioni, con danni a infrastrutture, abitazioni e coltivazioni in diverse regioni e ha lasciato più di 200mila persone senza elettricità. Sono state distrutte circa 23.600 case e 170 barche da pesca. In tutto il disastro ha colpito 175mila persone, maggiormente nella parte settentrionale sottosviluppata del Mozambico, che è regolarmente flagellata da cicloni e teatro di violenze armate.

Le autorità stanno continuando le operazioni di soccorso e assistenza nelle aree più colpite, mentre si lavora per valutare ulteriormente l’entità dei danni e il numero esatto delle vittime e dei dispersi. Il bilancio è ancora provvisorio e si teme che alla fine possa raggiungere cifre analoghe a quelle fatte registrare dal ciclone Gombe, che nel 2022 uccise più di 60 persone, e dal ciclone Freddy, che l’anno seguente ne provocò 86.

Ieri Chido si è diretto verso il Malawi e si prevede una sua regressione in giornata, vicino allo Zimbabwe.

MSF dona kit emergenza in Mozambico

Un team di emergenza di Medici Senza Frontiere (MSF) sta valutando la situazione nei distretti di Pemba e Metuge, nella provincia di Cabo Delgado. MSF, che era già presente nell’area per rispondere al conflitto in corso, ha donato 50 kit di emergenza al Ministero della Salute, tra cui articoli per la cura delle ferite, materiale di sutura e set di infusione, rende noto un comunicato. Diversi centri sanitari a Metuge hanno subito danni significativi e necessitano di supporto logistico. MSF esprime preoccupazione per l’impatto che il ciclone ha avuto sull’accesso della popolazione all’acqua potabile e si sta coordinando con le autorità locali per intensificare la risposta, se necessario.

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