Non solo Mayotte. Anche il Mozambico ha subito un impatto devastante da parte del ciclone Chido. “L’impatto è stato grave; le persone con case senza più tetto sono tante“: così fonti dell’agenzia Dire a Pemba, nel nord del Mozambico. “I danni maggiori hanno riguardato le strutture poco solide e precarie, che costituiscono circa il 40% del totale”, aggiungono da Pemba. Al momento a Pemba, capoluogo della regione settentrionale di Cabo Delgado, si ha notizia di tre morti. Chido ha raggiunto la costa del Mozambico ieri dopo aver spazzato Mayotte, arcipelago dipartimento d’oltremare della Francia dove le vittime potrebbero essere centinaia e o forse oltre mille.
Altre fonti sentite dalla Dire, di base nella città di Pemba ma in questi giorni in Italia, sottolineano la difficoltà di ottenere aggiornamenti tempestivi. “Le reti non funzionano bene”, evidenziano, “e ancora l’elettricità va e viene”.
Il ciclone ha toccato terra circa 40 chilometri a sud di Pemba. Secondo il Programma alimentare mondiale (Pam/Wfp), oggi le persone a rischio per Chido sono due milioni. Circa 627mila invece quelle “ad alto rischio”. L’organizzazione ha comunicato di aver fornito cibo e assistenza “in meno di 24 ore” a Pemba a 500 famiglie rifugiate in centri di accoglienza temporanei.
Non è la prima volta che il Mozambico è sferzato da inondazioni e cicloni anche devastanti. Era accaduto nel 2023 con “Freddy” e nel 2019 con “Idai”: in questo caso i morti, anche nei vicini Zimbabwe e Malawi, erano stati oltre mille.