Clima, l’IPCC: “serve un cambio di passo”, Pichetto propone un mix diversificato di tecnologie green

Il ministro dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica Gilberto Pichetto Fratin ha proposto un mix diversificato di tecnologie green come rinnovabili e idrogeno
MeteoWeb

“Serve un cambio di passo per raggiungere tutti gli obiettivi sul clima. Non stiamo fallendo soltanto l’obiettivo della mitigazione: non riusciamo neanche a raggiungere gli obiettivi di adattamento e di finanziamento. Eppure, non verrà mai il tempo in cui non avrà più senso ridurre le emissioni gas serra”. Ad affermarlo Jim Skea, presidente dell’IPCC – Gruppo intergovernativo sul cambiamento climatico, nell’intervista al magazine scientifico dell’ENEA EAI – Energia, Ambiente, Innovazione, dedicato a “Innovazione per l’adattamento al cambiamento climatico”. Da parte sua, il ministro dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica Gilberto Pichetto Fratin ribadisce in un’intervista al magazine ENEA che “il cambiamento climatico è una delle sfide globali più urgenti e l’Italia, per la sua posizione nel cosiddetto ‘hot-spot Mediterraneo’, risulta particolarmente vulnerabile. Ciò nonostante”, afferma il ministro, “confidiamo nelle azioni programmate e già messe in atto di mitigazione e adattamento al cambiamento climatico”. Sul fronte energetico Pichetto Fratin propone un mix diversificato di tecnologie green come rinnovabili e idrogeno e dichiara che “il nucleare è ritenuto una risorsa strategica, con un impiego possibile dai primi anni Trenta per sostenere sia la riduzione delle emissioni che la sicurezza energetica del Paese”.

Per Silvestrini “è in atto una transizione di enormi proporzioni in diversi settori dell’economia globale. La decarbonizzazione diviene un obiettivo e al tempo stesso uno strumento per consentire di raggiungere gli ambiziosi obbiettivi climatici. È in atto una rincorsa tra un’accelerazione degli eventi estremi (siccità, alluvioni, uragani…) e la risposta di molti Paesi per ridurre le emissioni trasformando le economie. L’Europa e il nostro Paese devono essere all’altezza delle nuove sfide”.

Per Kaveh Zahedi, “le soluzioni agroalimentari sono fondamentali per raggiungere gli obiettivi climatici e di sicurezza alimentare. Queste soluzioni comprendono recuperare e gestire in modo sostenibile i terreni agricoli; garantire sistemi zootecnici efficienti e resilienti, promuovere pratiche sostenibili per l’acquacoltura e per la pesca; porre fine alla deforestazione e promuovere l’agro-silvicoltura; ripristinare gli ecosistemi ed assicurare un uso sostenibile della biodiversità; preservare semi e risorse fitogenetiche per il futuro; sviluppare sistemi agroalimentari energy-smart, basati su un uso sostenibile dell’energia”.

“L’adattamento ai cambiamenti climatici è una risposta necessaria e complementare alla mitigazione. L’adattamento è indispensabile per affrontare gli effetti già in atto e quelli inevitabili nei prossimi decenni mentre la mitigazione è fondamentale per ridurre il riscaldamento futuro. La sfida consiste nel trovare strategie che siano efficaci, eque e sostenibili”, osserva il direttore generale dell’ENEA Giorgio Graditi. “Occorrerà anche tenere in attenta considerazione i vari aspetti di sostenibilità economica e sociale, nonché di compatibilità con altri obiettivi di tutela ambientale. In questo contesto, un approccio integrato e collaborativo è essenziale per garantire che gli interventi siano pianificati e implementati in modo coerente, considerando la complessità delle dinamiche ambientali, sociali ed economiche”, conclude.

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