Il manto nevoso delle regioni del nord-est degli USA dura sempre meno tempo ogni inverno. È quanto emerge da uno studio guidato dal Cary Institute of Ecosystem Studies e pubblicato su Plos Climate. Gli autori hanno utilizzato misurazioni della neve settimanali da tre località abbinate a dati climatici giornalieri per valutare la durata del manto nevoso nella regione nordorientale degli Stati Uniti. Ne è emerso che le dimensioni massime del manto nevoso e la sua durata si stanno riducendo in tutti i siti, a velocità che vanno da 4,3 giorni per decennio nel sito più freddo a 9,6 giorni per decennio nel sito più caldo. La durata più breve del manto nevoso in tutti i siti derivava da una scomparsa anticipata del manto nevoso, derivante in gran parte dalle ridotte dimensioni massime del manto nevoso invernale.
Le tendenze nelle date di formazione del manto nevoso variavano, con il sito più caldo che mostrava una tendenza verso una formazione più tardiva, e i due siti più freddi che non mostravano alcun cambiamento. La data delle dimensioni massime del manto nevoso variava in base all’aspetto e all’altitudine, ma non cambiava in nessun sito. Utilizzando una soglia di 0°C per precipitazioni congelate rispetto a quelle liquide, gli autori hanno osservato solo una diminuzione nella proporzione di precipitazioni che cadono in forma congelata nel sito più caldo nel periodo invernale.
Al contrario, l’ablazione settimanale totale del manto nevoso nel periodo invernale è aumentata almeno marginalmente in ogni sito, anche nei siti che non mostravano aumenti nelle condizioni di disgelo. Gli aumenti dell’ablazione andavano da 0,4cm per decennio nel sito più caldo a 1,4 e 1,2cm per decennio nei siti più freddi. “Nel complesso – scrivono gli autori – concludiamo che l’aumento delle temperature dell’aria sta portando a manti nevosi più caldi e sensibili e questo cambiamento sta diventando sempre più evidente”.