Un devastante terremoto magnitudo 7.4 ha colpito Vanuatu, arcipelago situato nell’Oceano Pacifico, causando la morte di almeno 9 persone e oltre 200 feriti. Il bilancio, ancora provvisorio, è stato confermato dal governo locale, mentre le operazioni di soccorso proseguono senza sosta. Il governo di Vanuatu ha rivisto al ribasso, da 14 a 9, il bilancio delle vittime. Ci sono “9 morti confermati dall’ospedale centrale di Vila“, si legge nell’ultimo aggiornamento. Non è noto il motivo della revisione al ribasso.
Terremoto sconvolge Vanuatu, vittime e danni
Le autorità temono che il numero delle vittime possa aumentare, poiché numerosi dispersi si trovano ancora sotto le macerie. La città di Port Vila, che conta meno di 50mila abitanti, ha subito danni ingenti. Almeno una decina di edifici presenta gravi compromissioni strutturali, tra cui le sedi delle ambasciate di Stati Uniti, Regno Unito e Nuova Zelanda. Anche l’aeroporto della capitale ha riportato danni significativi ed è stato chiuso al traffico civile, con eccezione per i voli umanitari.
L’impatto del terremoto sull’arcipelago di Vanuatu
Secondo le stime dell’Ufficio delle Nazioni Unite per gli Affari Umanitari (OCHA), il sisma ha colpito circa 116mila persone. Le comunicazioni sono interrotte in gran parte dell’arcipelago, rendendo difficili le operazioni di coordinamento dei soccorsi. Numerose infrastrutture, come strade e ponti, sono state danneggiate, complicando ulteriormente l’accesso alle zone più remote.
Anche il principale ospedale di Port Vila è stato gravemente compromesso, costringendo le autorità a organizzare strutture di emergenza all’esterno, con tende da campo per l’assistenza ai pazienti. I soccorritori hanno lavorato incessantemente per tutta la notte, cercando di raggiungere le persone intrappolate sotto le macerie. In molti casi, sono stati guidati dalle urla di chi cercava disperatamente aiuto.
La risposta internazionale
Le missioni diplomatiche presenti a Vanuatu, alcune delle quali ospitate in edifici gravemente danneggiati, hanno già avviato contatti con i rispettivi governi per coordinare gli aiuti post-terremoto. Gli esperti prevedono che saranno necessari interventi massicci per la ricostruzione e il ripristino delle infrastrutture.
Le organizzazioni umanitarie si sono mobilitate rapidamente, ma la situazione rimane critica. Con la chiusura dell’aeroporto ai voli commerciali, l’arrivo di aiuti internazionali è limitato, aumentando l’urgenza di stabilire corridoi di emergenza.
Un futuro incerto
Vanuatu è noto per la sua vulnerabilità ai disastri naturali, essendo situato lungo la Cintura di Fuoco del Pacifico, una zona altamente sismica. Questo terremoto rappresenta una delle peggiori tragedie nella storia recente del Paese.