Dispersi sul Gran Sasso, soccorritore: “la situazione resta complicata”

"Le ricerche riprenderanno appena le condizioni climatiche lo consentiranno", afferma uno dei soccorritori
MeteoWeb

Siamo riusciti a scendere a valle dopo una notte passata nel rifugio, lontano dai nostri cari. Stiamo operando ma la situazione resta complicata. È il commento di uno dei 19 soccorritori, rimasti bloccati a Campo Imperatore, a circa 2.100 metri di quota, tra cui 11 tecnici del Corpo Nazionale Soccorso Alpino e Speleologico (CNSAS) e 8 lavoratori dell’ostello e della funivia. È la squadra di soccorso impegnata nella ricerca dei due alpinisti dispersi sul Gran Sasso, Cristian Gualdi e Luca Perazzini, scomparsi da domenica 22 dicembre 2024 dopo essere scivolati mentre scendevano dalla Direttissima del Corno Grande. Costretti a trascorrere la notte lontano dalle proprie famiglie a causa delle proibitive condizioni meteo e del guasto alla funivia, i soccorritori sono scesi in valle questa mattina.

“Ci hanno dato un telefono di emergenza per le comunicazioni. Le ricerche riprenderanno appena le condizioni climatiche lo consentiranno“, conclude il soccorritore originario di Sulmona.

Natale di apprensione a Santarcangelo

Santarcangelo vive con apprensione e speranza queste ore e basta guardare i social per comprendere come la comunità abbia il pensiero costantemente in Abruzzo“. Così all’ANSA Filippo Sacchetti, sindaco del borgo del Riminese dove abitano Luca Perazzini e Cristian Gualdi. Le loro ricerche sono state interrotte per le condizioni proibitive del meteo in quota e si attende un miglioramento per la ripresa dei soccorsi. “Anche nel giorno di Natale speriamo le condizioni meteo mettano in condizione il soccorso di poter fare il massimo sforzo per avanzare con le ricerche – auspica il sindaco – Non sono riuscito a mettermi in contatto con le famiglie, che in questi giorni sono sul posto per seguire direttamente gli sviluppi”.

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