Circa 87mila persone sono state evacuate in una regione centrale delle Filippine, dopo che il vulcano Kanlaon ha generato un’eruzione con un’imponente colonna di cenere, flussi di gas e detriti che si sono riversati lungo i pendii occidentali. L’ultima eruzione del monte Kanlaon sull’isola centrale di Negros non ha causato vittime al momento, ma il livello di allerta è stato aumentato, indicando che potrebbero verificarsi eruzioni ulteriori e più esplosive. La cenere vulcanica è caduta su una vasta area, inclusa la provincia di Antique, a più di 200 km attraverso le acque marine a Ovest del vulcano, oscurando la visibilità e ponendo rischi per la salute.
Le evacuazioni di massa sono state eseguite con urgenza nelle città e nei villaggi più vicini ai pendii occidentali e meridionali del Kanlaon che sono stati ricoperti dalla sua cenere, inclusa la città di La Castellana a Negros Occidental dove circa 47mila persone devono essere evacuate da una zona di pericolo di 6 km, ha affermato l’Ufficio della difesa civile. Oltre 6mila persone sono state trasferite nei centri di evacuazione, salvo coloro che si sono trasferiti temporaneamente nelle case dei parenti.
Gli scienziati stanno monitorando la qualità dell’aria a causa del rischio di contaminazione da gas vulcanici tossici che potrebbero richiedere l’evacuazione di più persone dalle aree colpite dall’eruzione di lunedì. Le autorità hanno anche chiuso le scuole e imposto un coprifuoco notturno nelle aree più vulnerabili. L’Istituto di vulcanologia e sismologia delle Filippine ha affermato che l’eruzione di quasi 4 minuti del vulcano Kanlaon di lunedì pomeriggio ha causato una corrente di densità piroclastica, un flusso di gas, cenere, detriti e rocce surriscaldato che può incenerire qualsiasi cosa sul suo cammino.
Il livello di allerta è salito a 3 in un sistema di allerta di 5 livelli, indicando che l’eruzione magmatica potrebbe essere iniziata e potrebbe progredire verso ulteriori eruzioni esplosive. Il vulcano alto 2.435 metri, uno dei 24 vulcani più attivi del Paese, è entrato in eruzione l’ultima volta a giugno, costringendo centinaia di abitanti del villaggio a cercare rifugi d’emergenza.
Situate nel cosiddetto “Anello di Fuoco” del Pacifico, una regione soggetta a terremoti ed eruzioni vulcaniche, le Filippine sono anche colpite da circa 20 tifoni e tempeste all’anno e sono tra i Paesi più soggetti a disastri naturali.