Estate su Marte, tempeste di polvere in agguato: il Sole è la chiave

Recenti scoperte potrebbero aprire la strada alla possibilità di prevedere le tempeste sul Pianeta Rosso
MeteoWeb

Marte, noto per i suoi paesaggi desertici e il cielo arancione, nasconde un fenomeno tanto affascinante quanto pericoloso: le tempeste di polvere. Recenti scoperte scientifiche potrebbero aprire la strada alla possibilità di prevedere queste tempeste, grazie alla correlazione tra il riscaldamento solare e l’inizio di tali eventi. Secondo uno studio condotto da Heshani Pieris e Paul Hayne dell’Università del Colorado a Boulder, il 78% delle tempeste di polvere su Marte è preceduto da un periodo di intenso riscaldamento solare. Questo fenomeno è stato analizzato attraverso 15 anni terrestri di dati raccolti dal Mars Climate Sounder, uno strumento a bordo della sonda Mars Reconnaissance Orbiter della NASA. Lo studio si concentra su 2  tipologie principali di tempeste, denominate “A” e “C”, che si sviluppano nell’emisfero Nord del pianeta e seguono percorsi specifici attraverso le regioni di Acidalia Planitia e Utopia Planitia.

Il ruolo del riscaldamento solare

Le giornate insolitamente calde su Marte, sebbene relativamente miti rispetto agli standard terrestri, giocano un ruolo cruciale nel sollevamento della polvere. Con temperature che possono raggiungere i 20°C all’equatore durante i picchi di riscaldamento, il suolo rilascia calore verso l’atmosfera, rendendola più instabile. “Quando riscaldi la superficie, lo strato atmosferico immediatamente sovrastante diventa più leggero e tende a salire, portando con sé particelle di polvere”, spiega Pieris.

Questo processo, sebbene simile ai temporali terrestri che spesso seguono periodi caldi, è amplificato su Marte dalla presenza di polvere fine che si accumula facilmente e aderisce a qualsiasi superficie. Questo fenomeno rappresenta una sfida significativa per le missioni robotiche e, in futuro, per quelle con equipaggio umano. Ad esempio, il rover Opportunity della NASA ha perso la sua capacità operativa dopo che una tempesta globale ha ricoperto i suoi pannelli solari di polvere.

Previsioni e sfide

Utilizzando un algoritmo basato sui dati di riscaldamento superficiale, i ricercatori sono già riusciti a prevedere l’insorgenza di tempeste di tipo “A” o “C” con una probabilità del 64%. Sebbene ancora lontano dall’essere un sistema di previsione infallibile, questo rappresenta un primo passo verso una maggiore comprensione del clima marziano.

Tuttavia, molte domande restano senza risposta. Ad esempio, perché alcune tempeste rimangono localizzate, mentre altre si trasformano in eventi globali? Comprendere la fisica alla base di queste dinamiche è essenziale per migliorare le previsioni. Durante l’estate meridionale, quando l’attività delle tempeste di polvere raggiunge il picco, gli squilibri energetici causati dal riscaldamento solare potrebbero fornire l’energia necessaria per scatenare questi eventi su larga scala.

Implicazioni per il futuro

Con il crescente interesse per le missioni con equipaggio su Marte, la comprensione delle tempeste di polvere diventa cruciale per garantire la sicurezza degli astronauti e il successo delle operazioni. “Questo studio non è la soluzione definitiva per prevedere le tempeste su Marte, ma speriamo che rappresenti un passo nella direzione giusta”, ha concluso Pieris.

Lo studio è stato presentato durante l’incontro autunnale dell’American Geophysical Union a Washington, D.C., gettando le basi per future ricerche sul clima del Pianeta Rosso e sui suoi complessi fenomeni atmosferici.

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