Si sono concluse le celebrazioni per la Giornata Internazionale della Montagna 2024 volute dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri – Ministero per gli Affari Regionali e le Autonomie. Gli eventi, che si sono svolti a Frabosa Soprana e Frabosa Sottana, piccoli comuni alpini della provincia di Cuneo, hanno rappresentato un’importante occasione per mettere a fuoco le sfide e le opportunità delle aree montane. Tra i temi centrali la presentazione del “Libro Bianco sulla Montagna”, elaborato da UNIMONT, polo alpino dell’Università degli Studi di Milano, ha suscitato una notevole attenzione. Il rapporto offre una fotografia dettagliata dello stato delle aree montane italiane analizzate regione per regione e propone soluzioni innovative per il loro sviluppo sostenibile.
La Prof.ssa Anna Giorgi, responsabile di UNIMONT, ha dichiarato durante il suo intervento: “la montagna non deve interpretata come svantaggio e marginalità, ma come un laboratorio di innovazione e sostenibilità, capace di attrarre giovani e risorse. La Strategia per la Montagna Italiana, prevista dalla nuova legge in discussione, rappresenta un passo cruciale per trasformare questa visione in realtà”. Il Ministro per gli Affari Regionali e le Autonomie, Roberto Calderoli, con delega governativa per lo sviluppo dei territori montani, ha partecipato a entrambe le giornate di incontri dialogando con rappresentanti istituzionali, esperti, stakeholder, e delegati di organizzazioni nazionali e internazionali.
Centrale è stata anche la discussione sul Ddl Montagna, attualmente in Parlamento, che mira a ridefinire i confini amministrativi delle aree montane e ad istituire una Strategia specifica per la Montagna Italiana. Tra gli obiettivi principali della legge si evidenziano il potenziamento dei servizi, il sostegno all’imprenditoria giovanile, la tutela dell’ambiente e il rafforzamento del dialogo tra città e montagne. Innovazione, giovani e ambiente e adattamento al cambiamento climatico sono stati i temi cardine degli incontri, in linea con il tema internazionale scelto dalla FAO per il 2024: “soluzioni per la montagna per un futuro sostenibile: innovazione, adattamento, giovani e non solo”.
“Le celebrazioni si sono concluse con un messaggio di ottimismo e impegno: la montagna può diventare un modello di sviluppo integrato, grazie alla collaborazione tra territori, al monitoraggio delle buone pratiche e a politiche specifiche per valorizzare le sue peculiarità. Un cambio di paradigma è in atto, dove la marginalità cede il passo alla centralità di un patrimonio naturale e culturale unico”, conclude il comunicato.