Dominique Brown, influencer statunitense appassionata del mondo Disney, è morta a 34 anni in seguito a una reazione allergica mentre si trovava a un evento gastronomico organizzato da BoxLunch. Secondo quanto riportano i media internazionali, durante l’evento a Los Angeles il 5 dicembre avrebbe consumato, senza saperlo, un alimento a cui era allergica. Numerosi influencer presenti hanno affermato che il cibo da lei mangiato non presentava alcuna etichetta e che, prima di manifestare la reazione, le era stato comunicato che il cibo non conteneva l’ingrediente a cui era intollerante. “Ha chiesto se ci fossero arachidi nel cibo e le è stato detto di no. Quando si è sentita male ha chiesto di portarla subito in ospedale”, scrive una persona vicina alla vittima su X.
Dominique Brown è nota per aver co-fondato nel 2018 ‘Black Girl Disney’ insieme all’amica Mia Von per l’assenza di donne nere tra i content creator che si ispirano al mondo della Disney. “Volevo prendermi un momento per ringraziare la community di mia sorella per aver mostrato così tanto amore e luce. Mi mancherà mia sorella nonché la mia migliore amica e quel sorriso contagioso che aveva sempre”, ha scritto il fratello Patrick Ramos sui social. Anche l’organizzatore dell’evento BoxLunch ha espresso vicinanza alla Brown: “siamo sconvolti per la sua scomparsa. I nostri cuori sono con la sua famiglia e i suoi amici e faremo tutto il possibile per supportare loro, i membri del BoxLunch Collective e il nostro team in questo momento doloroso”, si legge in una nota.
Le parole dell’esperto
“Le reazioni allergiche più gravi agli alimenti avvengono dopo 30 minuti, ma possono sopraggiungere anche dopo 2-3 ore dal pasto se sono associate all’attività fisica. Quando un soggetto sospetta di aver mangiato qualcosa con un ingrediente per cui è allergico e che può scatenare una reazione non deve fare attività fisica entro le 2 ore e mezza dal pasto, non deve prendere farmaci antinfiammatori e deve rivolgersi subito ad un medico o ad un centro specializzato. In più c’è l’autoiniettore di adrenalina che viene dispensato dal Servizio sanitario nazionale a tutti coloro che hanno una storia di anafilassi, ad esempio da punture o da farmaci.
E’ un farmaco salvavita, anche per i bambini, ma è molto tempo-dipendente e non sostituisce il ricorso al pronto soccorso. Spesso è conosciuto da chi ha avuto uno shock anafilattico meno da chi non ha mai avuto nulla, ma è allergico agli alimenti. Va usato subito, però, ai primi sintomi come la difficoltà respiratoria, la respirazione affannosa e il calo pressorio”. Lo spiega all’Adnkronos Salute Vincenzo Patella, presidente della Società italiana di allergologia, asma e immunologia clinica (Siaaic). Sempre nelle ultime ore si è registrato un caso di una bambina di 9 anni, allergica, morta a Roma dopo aver mangiato un piatto di gnocchi in un ristorante.
“C’è una legge europea che tutela i soggetti allergici e prevede che nei ristoranti ci siano menù con il tracciamento degli ingredienti”, conclude Patella.