La popolazione in Italia è in lieve calo: è quanto emerge dal report ISTAT relativo all’anno 2023. Al 31 dicembre la popolazione è di 58.971.230 persone. Rispetto alla stessa data del 2022 è inferiore di 25.971 persone con una riduzione dello 0,4 per mille. In termini relativi il calo maggiore si riscontra al Sud (-3,7 per mille) e nelle Isole (-3,8 per mille). Perde popolazione anche il Centro (-1 per mille) mentre al Nord-ovest (+2,3 per mille) e al Nord-est (+2 per mille). Gli stranieri censiti come residenti salgono a 5.253.658 (+21,8) e la loro incidenza sul totale della popolazione residente cresce all’8,9% (8,7% nel 2022).
A livello regionale, il quadro complessivo presenta variazioni negative della popolazione in tutte le regioni del Mezzogiorno (con un picco del -8,1 per mille in Basilicata) e in tutte quelle del Centro (-3,9 per mille in Umbria). Al contrario, nel Nord, con l’eccezione della sola Valle d’Aosta (-2,1 per mille), la popolazione cresce ovunque, con un massimo del +6,3 per mille nella Provincia autonoma di Bolzano.
A giustificare la modesta flessione della popolazione nazionale e la crescita riscontrata in quella residente al Nord – sottolinea ISTAT – concorre la componente straniera. Gli stranieri censiti come residenti, infatti, salgono a 5.253.658 al 31 dicembre 2023 (+21,8 per mille rispetto al 2022) e la loro incidenza sul totale della popolazione residente cresce all’8,9% (8,7% nel 2022). Nel 2023 il 57,8% dei 7.900 Comuni italiani (4.568 Comuni) perde popolazione rispetto all’anno precedente (nel 2022 la quota era pari al 61,3%). Il calo interessa soprattutto i comuni fino a 5mila abitanti che registrano una variazione negativa nel 60,8% dei casi.
Nascite in calo in Italia, 6ogni mille abitanti
Nel 2023 i nati residenti in Italia sono 379.890, poco più di 6 ogni mille abitanti. Rispetto al 2022 si osserva una diminuzione di circa 13mila nascite (-3,4%), che è in linea con il trend decrescente ormai di lungo corso, riporta l’ISTAT. Dal 2008, anno in cui il numero delle nascite ha registrato il più alto valore dall’inizio del nuovo millennio, la diminuzione è stata di 196.769 unità (-34,1%). A diminuire sono sia le nascite da partner entrambi italiani (-3,9% sul 2022), che costituiscono oltre i tre quarti delle nascite totali (298.948 nel 2023), sia quelle da genitori in cui almeno uno dei due è straniero (80.942, -1,5%). Il numero medio di figli per donna scende da 1,24 del 2022 a 1,20 del 2023, in linea con il trend decrescente in atto dal 2010, anno in cui si registrò il massimo relativo di 1,44 figli per donna e quando ebbe fine la lieve ripresa iniziata dopo il 1995. La diminuzione si registra sia per le donne di cittadinanza italiana sia per le straniere.
In Italia un bimbo ogni 6 over65
Un bambino fino a 5 anni di età ogni 6 over65: è quanto emerge dal report ISTAT sulla popolazione residente in Italia relativo all’anno 2023. Per ogni bimbo si contano 5,8 anziani a livello nazionale (erano 5,6 nel 2022, 3,8 nel 2011). L’età media della popolazione è pari a 46,6 anni (48 anni per le donne e 45,2 anni per gli uomini), in ulteriore crescita rispetto al 2022 (+0,2), portando così ancora avanti il processo di invecchiamento.
Calano i decessi e aumenta la speranza di vita
Calano i decessi e aumenta la speranza di vita alla nascita in Italia, secondo quanto riporta l’ISTAT. I decessi nel 2023 sono 671.065, nel 48% dei casi si tratta di uomini, nel 52% di donne. Rispetto al 2022 si verifica una diminuzione di circa 44mila persone (-6,1%), con un tasso di mortalità che scende dal 12,1 per mille nel 2022 all’11,4 per mille nel 2023. Il calo riguarda soprattutto la componente più anziana della popolazione, all’interno della quale si concentra la maggior parte dei decessi. In particolare, il 78% della diminuzione di mortalità riguarda la fascia di popolazione dagli 80 anni in su. Dopo l’aumento legato agli anni della pandemia si torna vicini ai livelli pre Covid. Alla diminuzione della mortalità consegue un aumento della speranza di vita alla nascita.
Nel 2023 gli uomini guadagnano circa 5 mesi sul 2022, con una speranza di vita alla nascita pari a 81 anni. Le donne, con un numero di anni pari a 85,1, guadagnano circa 4 mesi in più sul 2022. La speranza di vita alla nascita è più alta nel Nord: per gli uomini è di 81,5 anni nel Nord-ovest e 81,7 nel Nord-est, per le donne è pari a, rispettivamente, 85,6 e 85,9 anni.