Il Presidente del Brasile, Luiz Inácio Lula da Silva, è stato dimesso dalla terapia intensiva, ma continua a rimanere sotto osservazione in ospedale, dove è stato operato all’inizio della settimana a seguito di un’emorragia vicino al cervello. Nonostante il miglioramento, Lula “resta in ospedale” e si trova ora “in cure semi-intensive“, come riportato nell’ultimo bollettino medico diffuso dall’ospedale siriano-libanese di San Paolo.
Secondo una fonte interna alla Presidenza, il Capo dello Stato rimane nella stessa stanza, ma è ora sottoposto a sorveglianza a intervalli regolari, anziché 24 ore su 24, come avveniva da martedì scorso. Il Presidente ha subito un intervento d’emergenza martedì, volto a riassorbire un ematoma vicino al cervello, causato da una caduta avvenuta lo scorso ottobre.
L’ospedale ha confermato che Lula “rimane lucido, si è nutrito normalmente e ha camminato nei corridoi” della struttura. Inoltre, il rapporto medico ha precisato che il Presidente è “in perfette condizioni neurologiche“. Il neurochirurgo Marcos Stavale, in una conferenza stampa di ieri, ha sottolineato che, dopo un ulteriore intervento chirurgico mattutino per ridurre il rischio di nuove emorragie, il rischio di un’ulteriore emorragia è ora “inferiore al 5%“. Questo secondo intervento ha comportato l’inserimento di un catetere nell’arteria femorale per migliorare il monitoraggio e la prevenzione di eventuali complicazioni future.
