Una devastante alluvione ha colpito la città di Tarhuna, nella regione della Tripolitania, nel nord della Libia, a poca distanza dalla capitale Tripoli. La città ha subito gravi danni, anche all’ospedale generale e alle case. Le immagini a corredo dell’articolo sono terribili e mostrano strade, case e automobili sott’acqua. Il portavoce ufficiale della Società per l’acqua e i servizi igienico-sanitari ha confermato, in dichiarazioni alla stampa, che le squadre di emergenza stanno pompando l’acqua con autocisterne, con l’obiettivo di ridurre i danni derivanti dalle inondazioni e di riaprire le strade chiuse.
Il sindaco Muhammad Al-Kasher ha confermato che “la forte pioggia caduta sulla città ha causato l’allagamento della maggior parte dei quartieri, il che ha reso la situazione molto grave”. Ha spiegato che l’ospedale di Tarhuna è fuori servizio a causa degli allagamenti, con l’altezza dell’acqua che ha raggiunto mezzo metro. Ha sottolineato che sono in corso i lavori per riportare in servizio l’ospedale il prima possibile. Il sindaco ha affermato che le forti piogge hanno causato gravi perdite materiali, poiché alcune strade si sono trasformate in fiumi a causa delle inondazioni.
Al-Kasher ha aggiunto che la città soffre di una grave mancanza di infrastrutture, sottolineando che dal 2004 sono stati firmati dei contratti per mantenere la rete di drenaggio dell’acqua, ma non sono ancora stati attuati.
Alluvioni anche in altre città libiche: due dispersi
Tarhuna non è stata l’unica città colpita dal maltempo in Libia, poiché molte altre città hanno assistito a effetti simili a causa delle forti piogge che si sono abbattute sul Paese. Strade, piazze, campi e fattorie nella Libia occidentale e settentrionale sono stati trasformati in laghi, con decine di auto finite letteralmente sott’acqua. Molte squadre di emergenza locali, tra cui la Mezzaluna Rossa, si sono precipitate ad aiutare e salvare le famiglie bloccate. Il Media Center for the Emergency Medicine and Support Center ha affermato che il torrente Wadi Al-Rabie ha raggiunto i quartieri residenziali nella zona di Wadi Al-Rabie, a sud di Tripoli, cosa che lo ha spinto a inviare squadre di soccorso per evacuare le famiglie bloccate.
Anche la città di Bani Walid, nella Libia occidentale, è stata colpita dalle inondazioni, che hanno provocato la scomparsa di due persone. Il servizio libico di ambulanza e soccorso ha dichiarato in un comunicato che due dipendenti della città di Bani Walid, che stavano andando a partecipare alle operazioni di salvataggio nella città di Tarhuna, sono stati travolti dalle acque alluvionali e sono dispersi.
Molte città della Libia occidentale, come la capitale Tripoli, Misurata e Zliten, sono state colpite da forti piogge che hanno provocato inondazioni. Alcune strade a Tripoli sono state chiuse a causa dell’accumulo di acqua e le auto sono state sommerse.
Il Centro nazionale di meteorologia aveva precedentemente messo in guardia dalla possibilità di inondazioni a causa delle intense piogge previste, invitando a prendere le precauzioni necessarie per evitare disastri.
Le sfide infrastrutturali nell’affrontare i disastri
Queste inondazioni evidenziano le sfide che affrontano le infrastrutture della Libia durante i disastri naturali, in mezzo alle crescenti richieste di azioni urgenti per fornire il necessario soccorso e sostegno alle persone colpite.
Il disastro del 2023
Queste alluvioni non sono le prime di questo tipo in Libia. A settembre 2023, il Paese è stato colpito dal ciclone Daniel, che si è abbattuto sulla parte orientale del Paese, in particolare sulle città di Jabal Akhdar e Bengasi, provocando gravi danni, la dichiarazione del coprifuoco e la chiusura delle scuole per diversi giorni. Il Consiglio presidenziale della Libia annunciò che le città di Derna, Shahat e Al-Bayda in Cirenaica erano diventate aree disastrate. Il portavoce del governo orientale Ahmed Al-Mismari allora dichiarò che il bilancio delle vittime nella sola città di Derna aveva superato le 2.000 unità.