Napoli torna capitale della salute e della prevenzione: le nuove sfide dell’infettivologia

Antimicrobico resistenza, infezioni ospedaliere, HIV, Epatiti, infezioni tropicali tra i temi del XXIII Congresso della Società Italiana di Malattie Infettive e Tropicali
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Al via oggi, presso il Centro Congressi Stazione Marittima di Napoli, il XXIII Congresso della Società Italiana di Malattie Infettive e Tropicali – SIMIT, che proseguirà fino a giovedì 5 dicembre. Per quattro giorni, oltre 1200 infettivologi provenienti da tutta Italia si riuniranno per corsi, dibattiti, presentazioni. Vi saranno simposi istituzionali, presentazione di dati originali, tavole rotonde, in una città che ha tratto esperienza dall’epidemia di colera del 1973 e più recentemente da quella da COVID-19 impegnandosi nella lotta alle malattie infettive. Testimonianza attiva nel cuore della città in ricordo di quanto avvenuto è l’ex Ospedale della Pace dove è allestita la mostra permanente “Pianeta Pandemia. Storie virali di contagi e rimedi”.

Nel Congresso, grande spazio sarà dato alla presentazione di ricerche sperimentali ed esperienze cliniche da parte di giovani infettivologi. Saranno affrontati temi come la prevenzione, la diagnosi e il trattamento delle infezioni virali e batteriche, la prevenzione delle infezioni ospedaliere, le malattie trasmesse da vettori e l’immunizzazione. Previste sessioni dedicate alla ricerca clinica e a nuove terapie e vaccini.

Il Comitato Organizzatore è composto da Prof. Nicola Coppola, Professore Ordinario di Malattie Infettive, Università della Campania; Vincenzo Esposito, Direttore UOC Malattie Infettive e Medicina di Genere Ospedale Cotugno – AO dei Colli, Napoli; il Prof. Ivan Gentile, Professore Ordinario di Malattie Infettive, Università degli Studi Federico II, Napoli; Roberto Parrella, Presidente nazionale SIMIT e Direttore UOC Malattie Infettive ad indirizzo respiratorio AORN Ospedali dei Colli “Monaldi-Cotugno-CTO”, Napoli.

Dal G7 salute di Bari al congresso SIMIT

Dopo il G7 Salute che si è svolto prima ad Ancona e il 28-29 novembre a Bari, con il Congresso SIMIT si approfondisce il tema dell’antimicrobico resistenza e delle infezioni correlate all’assistenza come priorità assoluta per il SSN: un problema di salute pubblica, che in Italia presenta numeri molto preoccupanti. Proprio il Presidente SIMIT Roberto Parrella e il Prof. Claudio Mastroianni, Past President SIMIT, hanno partecipato al recente G7 di Bari portando il contributo della rete infettivologica italiana a questa sfida di grande importanza per il Paese, con la raccolta e la condivisione di dati epidemiologici, microbiologici e clinici per combattere le resistenze batteriche, in un progetto comune che unisce l’attività scientifica e l’azione politica.

“Dopo gli ultimi anni contrassegnati dalla lotta al COVID-19, in cui gli infettivologi hanno dimostrato capacità organizzativa e competenza professionale, ci troviamo di fronte a nuove sfide che ci devono trovare altrettanto preparati – sottolinea Roberto Parrella, Presidente nazionale SIMIT – Grande attenzione andrà riservata all’antimicrobico resistenza e alle infezioni correlate all’assistenza, tema cogente come emerso anche nel recente G7 Salute. All’interno del Congresso SIMIT vi saranno varie sessioni dedicate all’infection control e all’antimicrobial stewardship, affrontate nell’ottica One Health, un approccio olistico tra salute umana, animale e ambientale”. 

“Ampio spazio sarà dedicato anche a minacce future come le antropozoonosi, sempre più frequenti con la tropicalizzazione del clima anche nel nostro Paese, come dimostrano i crescenti casi di West Nile e Dengue – aggiunge Roberto ParrellaAffronteremo poi infezioni che ormai conosciamo bene, come l’HIV, per la quale occorre rafforzare i presidi territoriali e ospedalieri, e le Epatiti, per cui disponiamo di farmaci straordinari ma si deve far emergere il sommerso e favorire il linkage-to-care. Analizzeremo anche le potenzialità dell’Intelligenza Artificiale in infettivologia. Tra i temi più originali, anche l’opportunità della terapia fagica, ossia l’uso di virus (i fagi, appunto) che attaccano ed uccidono i batteri e potrebbero costituire una nuova alternativa nella lotta ai germi resistenti agli antibiotici. Saranno presentati circa 600 lavori, con un grande coinvolgimento dei giovani. Vi sarà anche un corso per infermieri, al fine di coinvolgere tutti gli operatori nella gestione delle malattie infettive”. 

L’impegno del SIMIT a supporto del SSN

“In questi giorni, SIMIT sta lanciando una serie di gruppi di studio, con centinaia di infettivologi riuniti per affrontare temi specifici, come l’antibiotico resistenza – spiega Roberto Parrella – Con questo sforzo, SIMIT si propone di offrire un supporto al SSN non solo per le emergenze sanitarie, ma anche nella gestione quotidiana delle malattie infettive, sia a livello ospedaliero che territoriale. In quest’ottica rientrano progetti contro l’antibiotico resistenza come Resistimit e Insieme, iniziative istituzionali come “La Sanità Che Vorrei…”, collaborazioni con altre società scientifiche con cui sono stati redatti vari documenti congiunti e l’impegno a favorire la prevenzione vaccinale, soprattutto nella popolazione fragile, che deve essere protetta dai virus di influenza, COVID-19, Pneumococco, Virus Respiratorio Sinciziale, Herpes Zoster”. 

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