La mappatura di Marte realizzata dalla NASA ora porta i nomi di 3 iconici parchi nazionali algerini: è quanto ha comunicato all’AFP il fisico algerino Noureddine Melikechi, membro del Mars Science Laboratory della NASA. I parchi nazionali Tassili n’Ajjer, Ghoufi e Djurdjura hanno trovato i loro omonimi marziani in seguito a una proposta di Melikechi, intesa sia come omaggio alla sua terra natale, l’Algeria, sia come invito a proteggere la Terra.
“Il nostro pianeta è fragile e questo è un segnale al mondo che dobbiamo davvero prenderci cura dei nostri parchi nazionali, che si trovino in Algeria o altrove“, ha dichiarato lo scienziato statunitense all’AFP in una recente intervista. L’esperto ha spiegato che la somiglianza visiva tra alcuni paesaggi marziani e quelli da cui prendono il nome è un altro motivo fondamentale per questa denominazione. “Il primo che mi è venuto in mente è stato il Tassili n’Ajjer“, ha detto riferendosi al vasto altopiano del deserto del Sahara, patrimonio dell’UNESCO, con testimonianze d’arte preistorica risalenti ad almeno 12mila anni fa. “Ogni volta che vedo immagini di Marte, mi ricordano Tassili n’Ajjer, e ora ogni volta che vedo Tassili n’Ajjer, mi ricorda Marte“, ha aggiunto Melikechi, che ha lasciato l’Algeria nel 1990 per gli Stati Uniti, dove ora insegna presso l’Università del Massachusetts a Lowell.
L’antica arte rinvenuta nel Tassili n’Ajjer raffigura figure che possono sembrare ultraterrene, ha affermato. Alcuni dipinti raffigurano giganti con un solo occhio e corna, tra gli altri che l’archeologo francese Henri Lhote definì “grandi divinità marziane” nel suo libro del 1958 “Alla ricerca degli affreschi del Tassili“.
La seconda scelta di Melikechi è stata il canyon di Ghoufi, nell’Algeria orientale, il cui paesaggio desertico e roccioso era il sito di un antico insediamento al largo dei monti Aures. Oggi sito patrimonio dell’UNESCO e attrazione turistica, ospita abitazioni scavate nella montagna, a testimonianza della resilienza umana in un luogo in cui la sopravvivenza può essere difficile.
Il terzo sito, Djurdjura, è una catena montuosa innevata situata a circa 140 km a Est della capitale Algeri. Rispetto a Tassili o Ghoufi, è quello che somiglia meno a Marte. Melikechi ha affermato che la scelta è motivata dal fatto che Djurdjura “ricorda la ricchezza degli habitat naturali“. Ha affermato che il processo di denominazione è avvenuto dopo che Perseverence, il rover della NASA impegnato nell’esplorazione del Pianeta Rosso, è penetrato in un territorio inesplorato. L’area è stata poi divisa in piccoli quadranti, ognuno dei quali necessitava di un nome. “Ci è stato chiesto di proporre nomi per quadranti specifici“, ha affermato. “Ho suggerito questi 3 parchi nazionali, mentre altri hanno proposto nomi di parchi di tutto il mondo. Un team ha poi esaminato e selezionato i nomi finali“.
L’annuncio, fatto dalla NASA all’inizio di questo mese, è stato accolto con festeggiamenti in Algeria. Il Ministro della Cultura algerino Zouhir Ballalou lo ha salutato come un “riconoscimento storico e globale” dei paesaggi del Paese nordafricano.