Emergenza ambientale nella città di Anapa, una località balneare sulla costa del Mar Nero, nel sud-ovest della Russia, dopo il naufragio di due petroliere nel vicino stretto che ha provocato l’inquinamento di 30 chilometri di costa. “Anapa si trova in una situazione di emergenza a causa della fuoriuscita di prodotti petroliferi sulla costa“, ha annunciato su Telegram il municipio della città russa di circa 90.000 abitanti, situata nella regione di Krasnodar. Secondo le autorità russe, anche altre quattro piccole città della zona sono state poste in stato di emergenza.
Domenica 15 dicembre, due petroliere russe, la Volgoneft-212 e la Volgoneft-239, sono state danneggiate durante una tempesta nello stretto di Kerch che separa la Russia dalla penisola ucraina di Crimea, annessa nel 2014. Una petroliera è affondata, l’altra è stata gravemente danneggiata. La causa dei danni, che hanno poi condotto all’affondamento, è il maltempo, secondo quanto comunicato dai media russi. Secondo il governo, una persona è morta e 26 membri dell’equipaggio sono stati evacuati.
Il governo russo ha ammesso che l’incidente aveva provocato la fuoriuscita di olio combustibile, facendo temere la formazione di una chiazza di petrolio sospinta dai venti verso le coste. “Secondo le istruzioni del Governatore, è stato dispiegato un quartier generale operativo ed è in corso un’operazione volta ad eliminare le conseguenze”, afferma il municipio di Anapa, senza fornire ulteriori dettagli.
Almeno 30km di spiagge colpite
Il canale Telegram Baza ha pubblicato video che mostrano una spiaggia ricoperta di olio combustibile, uccelli macchiati e anneriti, inchiodati al suolo. Secondo il Ministro regionale per le situazioni di emergenza Sergei Shtrikov, almeno “30 chilometri” di spiagge sono state inquinate dalla fuoriuscita di olio combustibile sulla costa russa.
La Governatrice della regione di Krasnodar, Veniamine Kondratiev, ha assicurato che i soccorritori sono stati mobilitati sulle coste per “eliminare le conseguenze” del disastro. Secondo il Ministero per le situazioni di emergenza, citato dall’agenzia Ria Novosti, “il lavoro è reso difficile da forti raffiche di vento, che in alcuni punti raggiungono i 29 metri al secondo”.
Da parte sua, il Ministero ucraino per la protezione dell’ambiente e delle risorse naturali ha denunciato “la minaccia di un disastro ambientale su vasta scala nel Mar Nero”.
Un’altra petroliera in difficoltà
Inoltre, un’altra petroliera russa, la Volgoneft-109, con 14 persone a bordo, ha emesso un segnale di soccorso nel Mar Nero in seguito ad “una perdita di carburante”, ha riferito oggi l’agenzia di stampa russa Ria Novosti.