Uno studio condotto dall’Università di Oxford suggerisce che le abilità fondamentali per il linguaggio e la cultura tecnologica umana potrebbero essere emerse prima che gli esseri umani e i primati si separassero evolutivamente. La ricerca, pubblicata su PeerJ, ha esaminato il comportamento degli scimpanzé selvatici nella foresta di Bossou, in Guinea, durante l’uso di strumenti per rompere le noci. I ricercatori, guidati da Elliot Howard-Spink, hanno osservato che gli scimpanzé, come gli esseri umani, sono in grado di organizzare le loro azioni in sequenze complesse, simili a quelle umane, che implicano la pianificazione e la comprensione delle relazioni tra azioni distanti nel tempo.
Ad esempio, per preparare una tazza di tè, l’ordine delle azioni è fondamentale, come far bollire l’acqua prima di aggiungere il tè. L’abilità di organizzare azioni in sequenze complesse è considerata una caratteristica distintiva degli esseri umani, ma lo studio suggerisce che anche gli scimpanzé possiedono questa capacità. I ricercatori hanno analizzato circa 8.260 azioni eseguite da scimpanzé su oltre 300 noci, riscontrando che metà degli esemplari adulti associavano azioni distanti tra loro in modo simile a quanto fanno gli esseri umani. Ciò suggerisce che gli scimpanzé pianificano le loro azioni e modificano il loro comportamento in base alle necessità.
Questo studio offre nuove prove sul fatto che la capacità di organizzare azioni sequenziali possa essere emersa prima dell’ultimo antenato comune tra esseri umani e scimpanzé, e potrebbe essere stata una base per l’evoluzione delle abilità umane più complesse, come il linguaggio e l’uso degli utensili. Gli scienziati intendono esplorare ulteriormente come queste capacità si siano evolute nel corso del tempo.