Un violento terremoto magnitudo 7.3 ha scosso oggi lo Stato insulare di Vanuatu, nel Pacifico, alle 02:47 ora italiana, secondo quanto riporta l’Istituto geofisico statunitense USGS, che ha lanciato un allarme per possibili onde di tsunami. La scossa è stata localizzata ad una profondità di 57,1 km e si è verificata a soli 30 km a Ovest della capitale di Vanuatu, Port Vila.
Purtroppo, si temono numerosi morti a causa del sisma: un testimone di Port Vila ha raccontato che nella capitale di Vanuatu sono stati visti dei corpi dopo che il terremoto ha fatto crollare ponti, innescato frane e danneggiato gravemente gli edifici.
Rientrato l’allarme tsunami
Circa un’ora dopo l’emissione, il Pacific Tsunami Warning Center ha fatto rientrare l’allerta per maremoto: il Centro ha dichiarato che non sussisteva più il pericolo previsto nel precedente avviso. L’USGS aveva precedentemente avvisato su onde fino a 1 metro sopra il livello della marea. Le autorità in Australia e Nuova Zelanda hanno affermato che non vi era alcuna minaccia di tsunami per i loro Paesi.
Terremoto oggi al largo di Vanuatu, danneggiate ambasciate
Il Terremoto magnitudo 7.3 che si è verificato al largo di Vanuatu, nell’Oceano Pacifico, ha danneggiato l’edificio che ospita le ambasciate americana e francese nella capitale Port Vila: è quanto hanno mostrato le immagini video verificate dall’AFP e diffuse sui social. La scossa ha fatto cadere un pilastro di cemento, ha lesionato parte di un muro e ha deformato le finestre dell’edificio, che ospita anche altre missioni diplomatiche.
“L’ambasciata degli Stati Uniti a Port Vila ha subito danni considerevoli ed è chiusa fino a nuovo avviso“, si legge in una nota ufficiale delle autorità USA. “I nostri pensieri sono rivolti a tutti coloro che sono stati colpiti da questo terremoto“.
La rilevazione dei danni è ancora in corso, ma dalle prima immagini che arrivano dai luoghi colpiti, si evidenziano numerosi edifici lesionati a Port Vila, tra cui uno crollato sulle auto. Le immagini condivise sui social mostrano oggetti e scaffali caduti sui pavimenti dei negozi e frane che sembravano bloccare alcune strade.
I siti web del governo di Vanuatu erano offline a seguito del terremoto e i numeri di telefono della polizia e di altre agenzie pubbliche non erano operativi.