Gli attivisti di Greenpeace hanno organizzato una breve protesta sui cambiamenti climatici appena fuori dalla sala principale del World Economic Forum, mentre i leader politici e aziendali si riunivano per l’evento di questa settimana a Davos. Vestiti con abiti scuri e camicie bianche, tre dimostranti sono entrati nel centro congressi e hanno scalato una balconata della hall, per poi srotolare un grande striscione con la scritta “tassate i super-ricchi. Finanziate un futuro giusto e verde”. Il personale di sicurezza è intervenuto e ha scortato via i dimostranti, poco prima della cerimonia di apertura ufficiale e del discorso del Presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen.
Una fonte ha affermato che la protesta non rappresentava alcuna minaccia per la sicurezza e che gli attivisti disponevano del badge per l’evento. L’attivista di Greenpeace Clara Thompson ha poi dichiarato all’agenzia Reuters che i tre dimostranti, a seguito della protesta, erano stati trattenuti in una stazione di Polizia a Davos ed erano stati poi rilasciati.
Il WEF, in una dichiarazione, ha detto di “rispettare il diritto all’espressione pacifica”, aggiungendo che sta esaminando la questione e che ha dato “la massima priorità alla garanzia della sicurezza e del benessere di tutti i partecipanti e del personale”.
Il messaggio ai leader politici e aziendali presenti all’incontro in Svizzera segue la protesta di Greenpeace di ieri, durante la quale gli attivisti avevano bloccato l’eliporto di Davos.
La sicurezza è stretta per l’incontro del WEF, dove uno dei temi principali di discussione di questa settimana è “la salvaguardia del pianeta”. “In un mondo sempre più polarizzato e frammentato, continuare a fornire una piattaforma per il dialogo non è mai stato così essenziale“, ha affermato il WEF.