Spazio: da Copernicus a Iris2, i programmi satellitari dell’Ue

Il programma satellitare Iris2 è considerato "un passo significativo verso la sovranità e la connettività sicura dell'Europa"
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Sono tre i programmi satellitari Ue pensati per affrontare sfide a lungo termine, aggravate negli ultimi anni dall’invasione dell’Ucraina da parte della Russia e da cyber-attacchi in diversi Paesi europei. Dopo Galileo e Copernicus, l’ultimo progetto, Iris2, è stato lanciato dall’Ue a fine 2024 e punta a mandare in orbita 290 satelliti per fornire internet satellitare. Si tratta di un programma ambizioso che secondo molti costituisce la risposta europea a Starlink di Elon Musk. Le prime comunicazioni in base a questo programma dovrebbero iniziare nel 2030.

“Un passo significativo verso la sovranità e la connettività sicura dell’Europa“, lo aveva definito l’Ue annunciando il programma da 10,6 miliardi di euro, spiegando che “con lo sviluppo di un sistema di connettività all’avanguardia, l’Europa offrirà maggiori capacità di comunicazione agli utenti governativi e a quelli commerciali”.

A proposito delle indiscrezioni su presunte trattative dell’Italia con SpaceX di Elon Musk per la fornitura di telecomunicazioni sicure al governo, alla Commissione Ue è stato chiesto dai giornalisti durante il briefing odierno se un eventuale accordo del genere sarebbe compatibile con la partecipazione dell’Italia al programma europeo Iris2. “Devo verificare le tecnicità” ma sicuramente “l’Italia farà parte del progetto Iris2, verificherò i dettagli legali”, è stata la risposta di un portavoce.

Per quanto riguarda gli altri due programmi spaziali europei, Copernicus – dell’Agenzia Spaziale Europea (ESA) e della Commissione Ue – è dedicato all’osservazione della Terra dal satellite a fini di rilevazioni utili per l’ambiente e la sicurezza, mentre Galileo è pensato come sistema di posizionamento e navigazione satellitare civile.

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