Il fiume Lamone, che rientra nello spartiacque della Romagna, ha raggiunto a Marradi (Firenze) il record di 2,68 metri ma adesso è dato in diminuzione dalla Protezione Civile toscana. Il Lamone è in discesa sotto il primo livello di guardia, la piena si sta spostando in Romagna. Anche sullo spartiacque opposto, nel Mugello, fiumi sorvegliati speciali. Il colmo di piena del fiume Sieve c’è già stato a Dicomano, ed è previsto nel pomeriggio a Rufina a Pontassieve al primo livello di guardia con portata di 300 metri cubi di acqua al secondo. Aumenti sono previsti lungo l’asta della Sieve al primo livello di guardia. Intorno a Firenze, il fiume Bisenzio è arrivato alla soglia del primo livello a San Piero a Ponti, poi è calato. Nessuna criticità lungo l’asta dell’Arno.
Nelle prossime ore precipitazioni meno rilevanti su province di Arezzo e Siena.
Bonifica Medio Valdarno: “criticità da reticolo minore”
Criticità di scolo superficiale e da corsi d’acqua del reticolo minore nel territorio del Medio Valdarno dopo le forti piogge di questa mattina, con 48-52 millimetri concentrati in poche ore su Firenze e dintorni; meno evidenti gli impatti sui corsi d’acqua principali, dove i livelli sono cresciuti rapidamente rimanendo però in gran parte dei casi al di sotto o intorno al primo livello di guardia. Lo fa sapere il Consorzio di bonifica del Medio Valdarno che traccia un primo bilancio sul maltempo che ha colpito la Toscana.
L’acqua è fuoriuscita all’imbocco del Borro dei Morelli, a Ginestra Fiorentina nel comune di Lastra a Signa (Firenze) andando ad attraversare l’abitato invece di passarci sotto. Lo stesso è successo alla Gora di Quinto in via Gramsci a Sesto Fiorentino, dove si è otturata completamente la griglia all’imbocco del tombamento, provocando la fuoriuscita delle acque di piena e allagamenti d’intorno; qui il personale del Consorzio di bonifica è intervenuto con i propri uomini e mezzi per ristabilire lo scorrimento all’interno del tratto tombato.
Altre criticità hanno riguardato il Mugello, con esondazioni nei campi dai corsi d’acqua Cardetole e Fistona, tra Borgo San Lorenzo e Sagginale, oltre che dal fosso Saltalavacca che ha riversato i detriti sulla strada di Fontebuona a Vaglia; anche qui intervento in corso del personale della bonifica assegnato alla locale Unione dei Comuni. Tra gli impianti idrovori, si segnala l’entrata in funzione di Castelletti a Signa (Firenze) e della Senice a Quarrata (Pistoia).
Tecnici ed operatori del Consorzio di bonifica, come di consueto dopo ogni pioggia più intensa e passaggio delle piene, stanno monitorando la situazione, verificando il regolare funzionamento delle opere idrauliche ed intervenendo sui nodi idraulici più delicati per rimuovere eventuali ostruzioni. Entrate in funzione le casse di espansione su diversi bacini. “La precipitazione intensa, anche se non di lunga durata, ha causato criticità diffuse che ancora una volta evidenziano la vulnerabilità di un territorio complesso anche dal punto di vista urbanistico“, spiega il Presidente del Consorzio di Bonifica Paolo Masetti.
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