Questo weekend il Pianeta Rosso raggiungerà il punto più vicino alla Terra, offrendo uno spettacolo astronomico che non si ripeterà per molto tempo. Domenica 12 gennaio Marte sarà al perigeo, il momento in cui il pianeta si avvicina maggiormente al nostro pianeta, diventando visibilmente più grande e luminoso in cielo.
Quando e dove osservare Marte
Anche nel punto più vicino alla Terra, il pianeta Marte a occhio nudo appare come una “stella” luminosa, ma se un semplice binocolo è sufficiente per ammirarlo meglio. Da Roma sarà visibile nel cielo mattutino, diventando ben visibile intorno alle 17:55, quando raggiungerà un’altitudine di 7° sopra l’orizzonte nordorientale. Raggiungerà quindi il suo punto più alto nel cielo alle 00:44, 72° sopra l’orizzonte meridionale. Si perderà all’alba crepuscolare intorno alle 07:15, 10° sopra l’orizzonte nordoccidentale, secondo InTheSky.
Un’occasione rara
L’avvicinamento di Marte porterà il pianeta a una distanza di soli 0.64 Unità Astronomiche (AU) dalla Terra. Un’unità astronomica corrisponde alla distanza media tra la Terra e il Sole, circa 150 milioni di km. È il punto più vicino a Marte dalla sua ultima visita nel 2022, quando il pianeta aveva raggiunto 0.54 AU dalla Terra. Confrontato con il suo apogeo, che può portarlo a una distanza massima di 2.6 AU, l’approccio di gennaio 2025 sarà un’occasione imperdibile.
L’opposizione
L’avvicinamento di Marte coincide anche con l’opposizione del 16 gennaio, quando si troverà esattamente opposto al Sole nel cielo, con la Terra al centro. Questo fenomeno rende il pianeta particolarmente luminoso, grazie alla luce diretta del Sole che illumina la sua superficie, facilitando l’osservazione, anche da parte di astronomi amatoriali con telescopi non professionali.
Marte al perigeo
Durante il perigeo, Marte avrà una magnitudine di -1.4, il che lo renderà uno degli oggetti più luminosi nel cielo notturno. Sebbene visibile ad occhio nudo come un punto luminoso simile a una stella, i dettagli del pianeta, come i suoi poli e le caratteristiche superficiali, saranno visibili solo con l’ausilio di binocoli o telescopi.