Meteo Alpi, nevicate da record: accumuli incredibili a Sestriere e in Valle d’Aosta

La stazione automatica del Centro Funzionale Valle d’Aosta, situata a 2.566 metri di altitudine a Valtournenche Grandes Murailles, segnala ben 205 centimetri di neve al suolo, con quasi 40 centimetri di neve fresca caduti nella giornata di venerdì 10 gennaio
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Le recenti nevicate hanno contribuito ad arricchire il manto nevoso in diverse località alpine italiane, con accumuli significativi in alcune aree, soprattutto alle quote più elevate e nei settori meglio esposti alle correnti umide occidentali. A Sestriere, situato tra i 2.000 e i 2.200 metri, gli accumuli di neve al suolo sono saliti a circa 50-60 centimetri, grazie alle precipitazioni moderate delle ultime ore. Questo scenario è certamente più favorevole rispetto a quello registrato in altre località delle Alpi Cozie e Marittime, dove gli accumuli di neve risultano molto scarsi anche a quote elevate, penalizzati da una minore altitudine e da condizioni meteorologiche meno favorevoli.

Nel settore settentrionale del Piemonte, le condizioni di innevamento appaiono decisamente migliori. La nevicata pomeridiana ha portato oltre 20 centimetri di neve fresca, con accumuli complessivi al suolo che raggiungono livelli notevoli. In particolare, all’Alpe Veglia di Varzo (VB) si registrano 122 centimetri di neve, mentre a Formazza il nivometro di Arpa Piemonte rileva 115 centimetri. Questi dati evidenziano una situazione positiva per il comprensorio, che ha beneficiato delle recenti precipitazioni.

Neve Sestriere

Ancora più impressionanti sono gli accumuli osservati lungo i crinali alpini della Valle d’Aosta settentrionale. Questa regione, frequentemente interessata dal passaggio di fronti perturbati provenienti da nord-ovest, ha visto una produttività elevata in termini di neve in quota negli ultimi due mesi. La stazione automatica del Centro Funzionale Valle d’Aosta, situata a 2.566 metri di altitudine a Valtournenche Grandes Murailles, segnala ben 205 centimetri di neve al suolo, con quasi 40 centimetri di neve fresca caduti nella giornata di venerdì 10 gennaio.

Questi dati complessivi delineano un quadro di innevamento fortemente variabile lungo l’arco alpino, con differenze marcate legate a fattori locali come altitudine, esposizione alle correnti e dinamiche atmosferiche regionali.

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