Nella notte del 28 gennaio ora locale, uno spettacolare scia luminosa ha attraversato i cieli del Midwest degli Stati Uniti, lasciando senza fiato gli osservatori di Wisconsin, Michigan e Illinois. Il fenomeno, con numerosi video e testimonianze sui social, non era altro che il rientro in atmosfera del satellite Starlink 5693, parte della megacostellazione per l’internet globale di SpaceX.
Scia luminosa nei cieli del Midwest
L’evento si è verificato intorno alle 03:03-03:05 UTC del 29 gennaio (21:03-21:05 CST del 28 gennaio), quando il satellite ha incontrato gli strati densi dell’atmosfera terrestre, bruciando e generando una spettacolare scia luminosa. L’astronomo Jonathan McDowell, del Harvard-Smithsonian Center for Astrophysics, ha confermato che si trattava di Starlink 5693, un satellite lanciato in orbita il 6 dicembre.
Le immagini e i video diffusi dall’American Meteor Society hanno mostrato il satellite mentre si disintegrava in una brillante palla di fuoco, un fenomeno che ha raccolto almeno 62 segnalazioni da testimoni oculari.
Un fenomeno spettacolare, ma non raro
Nonostante lo stupore suscitato tra gli osservatori, il rientro distruttivo di un satellite Starlink non è un evento inusuale. La costellazione Starlink, che attualmente conta circa 6.900 satelliti operativi, segue un ciclo di vita di circa 5 anni. Alla fine della loro operatività, i satelliti utilizzano propulsori elettrici per abbassare la loro orbita fino a circa 250 km di altitudine, dove la resistenza atmosferica ne accelera la caduta fino alla completa disintegrazione.
Secondo McDowell, SpaceX sta attualmente “pensionando” circa 4-5 satelliti Starlink al giorno, distribuiti su diverse aree del mondo. Ciò significa che eventi come quello osservato negli Stati Uniti possono verificarsi frequentemente, sebbene non sempre in orari notturni o in zone densamente abitate.
Implicazioni e il futuro della costellazione Starlink
Il fenomeno solleva interrogativi sulla sostenibilità della crescente popolazione di satelliti in orbita bassa. Sebbene SpaceX abbia implementato un sistema per il rientro controllato dei satelliti, il numero sempre maggiore di unità in dismissione richiede un monitoraggio costante per evitare possibili collisioni con altri oggetti in orbita.
Inoltre, la frequenza di questi eventi potrebbe alimentare il dibattito sull’inquinamento luminoso e sulla gestione dei detriti spaziali. Tuttavia, l’obiettivo primario di Starlink rimane quello di fornire connettività internet globale, una missione che continua ad espandersi con nuovi lanci di satelliti.
Per ora, gli appassionati di astronomia possono continuare a godersi questi spettacolari rientri atmosferici, consapevoli che ciò che vedono nel cielo non è un’anomalia, ma una routine del progresso tecnologico.