Nubi molecolari “soffici” nell’Universo primordiale: una nuova prospettiva sulla formazione stellare

Studiate 17 nubi molecolari nella Piccola Nube di Magellano, una galassia nana a circa 200.000 anni luce dalla Terr
MeteoWeb

Un recente studio pubblicato su The Astrophysical Journal ha rivelato che, nell’Universo primordiale, alcune stelle potrebbero essersi formate in nubi molecolari “fluffy” (soffici), piuttosto che nelle strutture filamentose tipiche della Via Lattea. La ricerca, condotta da un team di scienziati della Kyushu University e dell’Osaka Metropolitan University, è stata guidata da Kazuki Tokuda e si è basata sull’analisi di 17 nubi molecolari nella Piccola Nube di Magellano, una galassia nana a circa 200.000 anni luce dalla Terra.

I dati ottenuti con il radiotelescopio ALMA in Cile hanno mostrato che il 60% delle nubi osservate presentava una struttura filamentosa, mentre il restante 40% era più irregolare e diffuso. Le differenze di temperatura tra questi due tipi di nubi indicano che la composizione chimica e la turbolenza del gas giocano un ruolo cruciale nella formazione stellare. Secondo gli esperti, le nubi filamentose favoriscono la frammentazione e la nascita di stelle con sistemi planetari, come il nostro Sole. Al contrario, nelle nubi soffici il collasso gravitazionale risulta meno efficace, riducendo la probabilità di formazione di stelle con pianeti.

La Piccola Nube di Magellano, con una quantità di elementi pesanti molto inferiore rispetto alla Via Lattea, rappresenta un ambiente simile a quello dell’Universo di 10 miliardi di anni fa. Comprendere come le condizioni chimiche influenzano la nascita delle stelle potrebbe offrire nuove prospettive sull’evoluzione dell’Universo e sulla formazione di sistemi planetari come il nostro. I ricercatori intendono ora confrontare questi risultati con dati provenienti da galassie più ricche di elementi pesanti, per affinare le teorie sulla nascita delle stelle.

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