La nuova settimana si apre all’insegna di una decisa instabilità atmosferica sull’Italia, a causa dell’arrivo di una struttura barica ben conosciuta: la cosiddetta “goccia fredda”. Si tratta di una configurazione meteorologica che si verifica quando una massa di aria molto fredda in quota, isolandosi da una più ampia area depressionaria di origine atlantica o nordeuropea, si spinge verso sud, andando a collocarsi sopra aree dove l’atmosfera risulta più calda e stabile. Questa anomalia termica tra i diversi strati dell’atmosfera innesca un forte squilibrio energetico che diventa il motore di fenomeni intensi, localizzati e spesso violenti.
A partire da lunedì 24 marzo, questo nucleo freddo tenderà a stazionare sul bacino del Mediterraneo, influenzando in modo diretto il tempo sul nostro Paese per diversi giorni. Le conseguenze saranno evidenti soprattutto tra martedì 25 e giovedì 27 marzo, quando si assisterà a un’alternanza di fasi soleggiate e improvvisi rovesci temporaleschi, distribuiti in modo irregolare sul territorio. Non si tratterà quindi di giornate interamente compromesse, ma piuttosto di condizioni tipiche della primavera più dinamica, con precipitazioni brevi ma localmente intense. Le aree più esposte sembrano essere quelle interne e meridionali, dove la combinazione tra umidità residua e irraggiamento solare potrà alimentare i contrasti necessari alla formazione di temporali organizzati.
Il quadro meteorologico sarà ulteriormente aggravato dal primo caldo stagionale, che aumenterà il potenziale energetico nei bassi strati atmosferici. Questo mix tra aria calda e umida al suolo e aria fredda in quota è particolarmente favorevole allo sviluppo di celle temporalesche di grande intensità. Tali strutture, che possono raggiungere anche i 10 km di altezza, sono capaci di generare fenomeni severi come grandinate di grosse dimensioni e raffiche di vento violente, spesso superiori ai 60 km/h, con la possibilità di downburst — colpi di vento improvvisi e distruttivi che colpiscono con forza improvvisa le aree sottostanti le nubi.
Lo scenario rischia di complicarsi ulteriormente nella seconda parte della settimana, quando la presenza della goccia fredda potrebbe favorire la nascita di un vero e proprio ciclone sul Mediterraneo centrale. In tale contesto, il maltempo potrebbe accentuarsi in modo significativo soprattutto al Sud Italia, con la possibilità concreta di nubifragi, allagamenti e situazioni di criticità. È uno sviluppo da monitorare con attenzione, poiché l’intensità e la traiettoria del vortice depressionario saranno determinanti nel definire l’impatto effettivo sulle diverse regioni.
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