Forte tempesta geomagnetica in arrivo: attese aurore spettacolari

La tempesta potrebbe dare vita ad aurore boreali visibili fino a latitudini più basse del solito
MeteoWeb

Secondo le previsioni dello Space Weather Prediction Center della National Oceanic and Atmospheric Administration (NOAA), domani 23 marzo è attesa una forte tempesta geomagnetica classe G3, provocata dall’impatto di un’espulsione di massa coronale (CME) sulla Terra. L’origine di questo fenomeno è un brillamento solare di classe M1, generato dalla macchia solare 4028.

Sebbene questa CME sembri debole e poco appariscente, la sua efficacia nel disturbare il campo magnetico terrestre è amplificata dall’effetto Russell-McPherron, un fenomeno che intensifica l’interazione tra il vento solare e la magnetosfera terrestre in prossimità degli equinozi.

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La tempesta geomagnetica potrebbe causare spettacolari aurore boreali visibili fino a latitudini più basse del solito, come già accaduto la scorsa notte: una tempesta classe G2 è stata alimentata da un’intensa corrente di vento solare.

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Credit SpaceWeather.com

Cos’è un brillamento solare?

Un brillamento solare è un’improvvisa esplosione di energia sulla superficie del Sole, causata dal rilascio di energia magnetica accumulata nelle macchie solari. Questi fenomeni rilasciano radiazioni in diverse lunghezze d’onda, dai raggi X alle onde radio, e possono influenzare le comunicazioni radio sulla Terra e disturbare i satelliti.

I brillamenti vengono classificati in base alla loro intensità nei raggi X in classi A, B, C, M e X, dove X rappresenta gli eventi più potenti. Il brillamento responsabile dell’attuale tempesta geomagnetica è stato di classe M1, considerato di media intensità.

Cos’è una CME (Espulsione di Massa Coronale)?

Una CME (Coronal Mass Ejection) è un’enorme nube di plasma e campi magnetici che il Sole espelle nello Spazio. A differenza dei brillamenti solari, che rilasciano principalmente radiazioni elettromagnetiche, le CME trasportano particelle cariche che viaggiano a velocità di centinaia o migliaia di km al secondo. Quando una CME è diretta verso la Terra, può interagire con il campo magnetico terrestre, comprimendolo e provocando tempeste geomagnetiche.

Cos’è una tempesta geomagnetica?

Una tempesta geomagnetica è una perturbazione temporanea della magnetosfera terrestre, causata dall’interazione tra il vento solare e il campo magnetico terrestre.

Le tempeste geomagnetiche vengono classificate su una scala da G1 (debole) a G5 (estrema) e possono avere vari effetti:

  • G2-G3 (moderata-forte) – Aurore visibili a latitudini più basse, disturbi nei sistemi GPS e nelle comunicazioni radio;
  • G4-G5 (severa-estrema) – Possibili danni ai satelliti, blackout nelle comunicazioni radio e, in casi estremi, impatti sulle reti elettriche.

Cos’è l’effetto Russell-McPherron?

L’effetto Russell-McPherron è un fenomeno scoperto negli anni ‘70 che spiega perché le tempeste geomagnetiche sono più intense durante gli equinozi. Questo effetto è dovuto all’orientazione del campo magnetico interplanetario rispetto alla Terra: in prossimità dell’equinozio, il vento solare riesce a trasferire più energia nella magnetosfera terrestre, rendendo le CME più efficaci nel generare tempeste geomagnetiche.

Cos’è il vento solare?

Il vento solare è un flusso costante di particelle cariche (protoni ed elettroni) che il Sole emette nello Spazio. Può variare in intensità e velocità, influenzando l’attività geomagnetica terrestre.

Quando il vento solare è particolarmente forte, può aprire delle “crepe” nel campo magnetico terrestre, permettendo a un numero maggiore di particelle di entrare nella magnetosfera e intensificare gli effetti geomagnetici, come avvenuto nella notte del 21-22 marzo.

Aurora boreale in arrivo

L’arrivo di una tempesta geomagnetica G3 il 23 marzo rappresenta un’occasione per osservare spettacolari aurore anche a latitudini insolite. Tuttavia, potrebbe causare lievi disturbi nelle telecomunicazioni e nei sistemi GPS.

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