Razzo cinese fuori controllo in picchiata verso la Terra, esperta: “l’impatto sarà domani”

Potrebbe avvenire domani il rientro del razzo cinese lanciato lo scorso 31 ottobre. Intervista a Giovanna Maria Stirpe, astrofisica dell'INAF
MeteoWeb

Lo stadio centrale di un altro razzo cinese Long March 5B è destinato a precipitare sulla Terra. Si prevede che il detrito spaziale, lanciato il 31 ottobre per portare in orbita il modulo Mengtian della stazione di Tiangong, rientrerà nell’atmosfera terrestre domani.

Lo scenario rimane quello già visto le volte precedenti: si tratta di un razzo ormai inerte che ha portato in orbita l’ultimo modulo della stazione spaziale cinese, e che sta ricadendo in maniera non controllata sulla Terra,” ha dichiarato ai microfoni di MeteoWeb Giovanna Maria Stirpe, astrofisica dell’Istituto Nazionale di Astrofisica (INAF).

rientro razzo cinese
L’immagine del razzo cinese pubblicata dall’australiana HEO Robotics, ottenuta da strumenti in orbita

Di solito, le traiettorie dei booster sono pianificate in modo da evitare l’orbita e cadere innocuamente nell’oceano o, se riescono a raggiungere l’orbita, eseguono un rientro controllato con alcune accensioni dei loro motori: quelli del Long March 5B, però, non possono riavviarsi una volta che si sono fermati, condannando il booster a ruotare intorno alla Terra prima di rientrare con modalità imprevedibili. A causa delle loro enormi dimensioni, i booster Long March 5B possono essere particolarmente pericolosi durante il rientro incontrollato, in quanto porzioni significative della loro massa non bruciano in sicurezza in atmosfera.

A causa della sua massa elevata (circa 20 tonnellate) con altissima probabilità non verrà completamente consumato dall’attrito dell’atmosfera nell’ultima fase di caduta, ma si frammenterà e alcune sue parti raggiungeranno la superficie terrestre,” ha spiegato l’esperta. “L’evento più probabile (e auspicabile) è come sempre la caduta in un oceano, ma non si può escludere completamente un impatto su zone terrestri – ma anche in questa evenienza la caduta su zone abitate rimane molto improbabile“.

La maggior parte della superficie terrestre è coperta da oceani o aree disabitate, quindi la probabilità statistica di un impatto al suolo nelle aree popolate è bassa. Queste previsioni, tuttavia, sono accompagnate da incertezze poiché l’oggetto è fuori controllo e una stima migliore sarà possibile solo poche ore prima del rientro effettivo.

La zona di caduta, ha precisato l’esperta, è “fra i 41 gradi di latitudine Nord e Sud, che comprende anche l’Italia meridionale e insulare. Il consorzio europeo EUSST (che utilizza anche dati di strumenti italiani, quali il radiotelescopio Croce del Nord di Medicina, nel Bolognese) e altri enti (ad esempio l’Aerospace Corporation negli Stati Uniti) stanno monitorando attentamente la traiettoria del razzo. Al momento le osservazioni fanno prevedere che la caduta avverrà nella giornata di domani“.

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Credit The Aerospace Corporation

In questo intervallo di tempo, ha concluso l’astrofisica INAF, “solo una delle orbite interessa l’Italia, ed è probabile che i prossimi aggiornamenti delle previsioni, restringendo la finestra temporale per il rientro, portino ad escludere completamente il rischio per il nostro territorio e per le altre nazioni europee interessate“.

Il lancio del razzo cinese Long March 5B

La Cina ha lanciato lunedì scorso Mengtian, l’ultimo dei 3 moduli che comporranno la sua stazione spaziale, chiamata Tiangong (“Palazzo Celeste“), destinata a diventare il 2° avamposto permanentemente abitato in orbita bassa dopo la Stazione Spaziale Internazionale.

lancio modulo mengtian cina

Il modulo senza equipaggio Mengtian è stato lanciato con il razzo cinese più potente, il Long March 5B, alle 08:37 ora italiana dal Wenchang Space Launch Center (Hainan).

Il razzo cinese Long March 5B

Il razzo Long March 5B ha una massa che va dalle 17 alle 23 tonnellate e una dimensione di circa 30 metri: ciò lo rende un pezzo di spazzatura spaziale tra i più grandi a rientrare in atmosfera e quindi merita un attento monitoraggio, hanno spiegato gli esperti EU SST. I sensori che contribuiscono alla rete stanno osservando l’oggetto e i centri operativi stanno eseguendo analisi per produrre la migliore stima possibile per il luogo e l’ora previsti per il rientro.

Procedure e regolamentazioni

La maggior parte dei razzi sono progettati in modo tale che i loro stadi principali ricadano nell’Oceano o su terreno disabitato poco dopo il decollo, o rientrino sulla Terra con atterraggi sicuri, come nel caso dei veicoli SpaceX. Lo stadio principale del Long March 5B, invece, raggiunge l’orbita e la Cina lo lascia dov’è, poi inizia il rientro incontrollato.

Man mano che si verificano sempre più rientri di razzi cinesi, sempre più voci chiedono l’istituzione di leggi o norme internazionali per impedire che tali incidenti accadano. Marlon Sorge, direttore esecutivo del Center for Orbital and Reentry Debris Studies della The Aerospace Corporation (CORDS), ha affermato che il diritto internazionale non è chiaro quando si tratta di questo tipo di rientri. “E’ la realtà è che non ci sono leggi reali, trattati, a livello internazionale che stabiliscano ciò che è permesso fare in termini di rientro,” ha detto Sorge. “Quindi non c’è davvero un modo legale diretto per controllare ciò che sta accadendo a livello internazionale“.

I precedenti rientri incontrollati

Questo sarà il 4° rientro incontrollato per uno stadio principale di Long March 5B fino ad oggi. Circa 10 giorni dopo il lancio di debutto del razzo, nel maggio 2020, pezzi del lanciatore sono caduti sull’Africa occidentale, alcuni dei quali avrebbero colpito il suolo in Costa d’Avorio. Il 2° volo del razzo, nell’aprile 2021, ha portato in orbita Tianhe, il modulo centrale della stazione spaziale Tiangong. Quello stadio centrale è rientrato nella penisola arabica circa una settimana dopo il decollo, facendo ricadere detriti sull’Oceano Indiano. Il 3° rientro incontrollato è avvenuto sull’Oceano Pacifico lo scorso 30 luglio.

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