Oggi è il Capodanno cinese: inizia l’Anno del Coniglio d’Acqua

Oggi è il Capodanno cinese: curiosità e tradizioni
MeteoWeb

Oggi, 22 gennaio, è il Capodanno cinese, e si entra ufficialmente nell’Anno del Coniglio d’Acqua. Una stagione dai buoni propositi secondo la cultura cinese, in cui il coniglio è considerato un animale tranquillo, gentile, elegante, fortunato ma anche molto responsabile. La Cina sta celebrando in queste ore il capodanno lunare proprio in concomitanza con l’inizio dell’ondata di gelo più intensa della storia nel Paese: nei prossimi due giorni le temperature piomberanno su valori eccezionali senza alcun precedente storico, non certo un buongiorno per la nuova stagione.

Il coniglio è il quarto dei dodici segni dello zodiaco cinese. Nelle parole del presidente cinese, Xi Jinping, il Coniglio “rappresenta arguzia, rapidità, purezza, gentilezza, pace e bellezza“. Il Coniglio, ha detto a un ricevimento tenutosi per celebrare l’arrivo del nuovo anno lunare, “è di buon auspicio e simboleggia che la Cina sta diventando sempre più pacifica, piena di affari e rigogliosa“, in una sua interpretazione delle qualità dell’animale di cui ricorre il segno nel 2023, associato generalmente alla coscienziosità, alla gentilezza e all’attenzione per i dettagli, qualità che farebbero dei nati sotto questo segno ottimi studiosi.

Sotto il segno del Coniglio

I nati sotto il segno del Coniglio, secondo la cosmogonia cinese, hanno la capacità di progredire verso i propri obiettivi con forza e fiducia, nonostante sembrino fragili. Le parole del presidente cinese suonano come un auspicio per tutta la Cina nel 2023, il primo dall’abbandono della triennale rigida linea di contenimento dei contagi da Covid, e dal quale e’ attesa una ripresa economica dopo la deludente crescita del 3% nel 2022, ai minimi da oltre quaranta anni.

Il Chun Jie e il calendario lunare

In cinese, quello che si celebra oggi è il Chun Jie, la festa di primavera, ed è la più importante delle feste tradizionali cinesi, che segue il calendario lunare, ancora molto importante in Cina, nonostante il Paese adotti ufficialmente il calendario gregoriano: irrinunciabile il ritorno ai luoghi di origine per trovare i parenti lontani.

I tre anni terribili del Covid

Gli ultimi tre anni, le restrizioni imposte dalle linee anti-pandemiche avevano impedito il tradizionale esodo interno, ma con l’abolizione della politica di zero Covid, i cinesi sono tornati ad affollare le stazioni delle grandi città per tornare nei luoghi di provenienza, e fino al 15 febbraio prossimo, dieci giorni dopo la fine delle festività, sono attesi 2,1 miliardi di viaggi in treno. Le feste nazionali durano una settimana, fino al 29 gennaio prossimo, ma il periodo di festività si protrarrà fino al 5 febbraio prossimo con la Festa delle Lanterne, che chiude ufficialmente le celebrazioni.

La cugina e gli Jiaozi

Sulle tavole di tutta la Cina si alternano pietanze tra le più prelibate della tradizione culinaria, e non possono mancare i jiaozi – i ravioli al vapore, uno dei piatti più noti internazionalmente della cucina cinese – da mangiare bollenti, intinti nella salsa di soia.

Il 20% degli abitanti della Terra celebra il Chun Jie

Oltre alla Cina, il capodanno lunare è celebrato da circa il 20% degli abitanti della Terra. In Cina viene generalmente salutato con i fuochi d’artificio e con i botti, per scacciare i mostri e la cattiva sorte, ma da alcuni anni, a Pechino e in altre grandi città, questa tradizione è stata interrotta, per i divieti delle municipalità. L’origine dei botti di capodanno sarebbe da collegare alla leggenda secondo cui un mostro chiamato Nian (termine che vuole dire “anno”) si presentava la notte di capodanno spaventando la popolazione, che si rinchiudeva in casa: solo un ragazzo ebbe il coraggio di affrontarlo, e di spaventarlo con l’uso di fuochi d’artificio.

Buste rosse e soldi bruciati

Tra le tradizioni del capodanno lunare c’è anche quella di bruciare soldi finti in omaggio ai parenti defunti. Uno dei simboli più noti del capodanno lunare sono le buste rosse – Hong Bao, in cinese – che ci si scambiano abitualmente e che contengono denaro: con lo sviluppo della tecnologia, le buste rosse sono, da anni ormai, anche digitali, e si possono scambiare su WeChat, la super-app cinese di messaggistica e pagamenti on line, che fino al mese scorso funzionava anche come lasciapassare sanitario imprescindibile per l’accesso a centri commerciali, uffici e luoghi pubblici durante la politica dello zero Covid.

Il “Chunwan”

Dal 1983, inoltre, il capodanno cinese è associato al Gala televisivo. Il “chunwan”, che va in onda la sera della vigilia e accompagna gli spettatori fino a oltre la mezzanotte, e’ il programma televisivo più visto al mondo, con un’audience di oltre 700 milioni di telespettatori (stime prudenti) sintonizzati ogni anno sull’emittente televisiva statale Cctv per assistere allo spettacolo: sul palco si alternano acrobati, cantanti, ballerini e vanno in scena sketch dal sapore nostalgico, spettacoli tradizionali e performance che celebrano eventi salienti o conquiste ottenute dalla Cina nell’anno che sta per concludersi. Non mancano le cadute di stile: il gala per il nuovo anno è talvolta accompagnato a polemiche, spesso legate ad accuse di razzismo. E’ accaduto nel 2021, per esempio, quando sono apparsi sul palco ballerini in costumi africani con tamburi e il volto dipinto di nero. Ancora peggio, tre anni prima, al gala televisivo è stato inscenato uno sketch con protagonista un’attrice cinese, Lou Naiming, in costume africano, con un pesante make-up per scurirne l’incarnato del volto e un finto sedere di grandi proporzioni, accompagnata da un performer travestito da scimmia.

La tensione intergenerazionale

Il capodanno cinese non ha solo un aspetto festivo: dietro l’atmosfera gioiosa, le feste rappresentano, spesso, anche il culmine della tensione intergenerazionale. In una società che sta rapidamente cambiando pelle, che fa sempre meno figli e che per la prima volta, nel 2022, ha segnato una decrescita della popolazione, il Chun Jie diventa inevitabilmente fonte di grattacapi. Molti non vogliono tornare a casa a rivedere i parenti e sottoporsi al fuoco di fila di domande indiscrete: quanto guadagni? Ti sei fidanzato? Quando farai figli? I ritrovi familiari del capodanno lunare comportano un forte stress per chi ha scelto uno stile di vita alternativo a quello della famiglia tradizionale, o per chi non intende mettere al mondo figli per i costi troppo alti legati all’istruzione e al mantenimento della prole. A volte non bastano risposte preconfezionate per tenere a bada i parenti più insistenti, e c’è anche chi assolda un fidanzato o una fidanzata fake per cercare di tenere a bada i genitori più esigenti e tradizionali, che vorrebbero vedere i propri figli sposati prima dei trent’anni, o attendono speranzosi la notizia di un nipotino in arrivo. Insomma, almeno da questo punto di vista tutto il mondo è paese.

Condividi