Ordinanza di Schillaci sulle mascherine: cosa cambia dall’1 maggio

Dall’1 maggio, l’obbligo mascherine negli ospedali rimane solo in reparti con pazienti fragili; negli ambulatori a discrezione di medici e pediatri
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Il Ministro della Salute, Orazio Schillaci, ha firmato l’ordinanza che prevede l’obbligo di mascherine solo in determinati casi in relazione all’accesso alle strutture sanitarie, socio-sanitarie e socio-assistenziali. In particolare, si legge, “è fatto obbligo di indossare dispositivi di protezione delle vie respiratorie ai lavoratori, agli utenti e ai visitatori delle strutture sanitarie all’interno dei reparti che ospitano pazienti fragili, anziani o immunodepressi, specialmente se ad alta intensità di cura, identificati dalle Direzioni Sanitarie delle strutture sanitarie stesse. L’obbligo è esteso ai lavoratori, agli utenti e ai visitatori delle strutture socio-sanitarie e socio-assistenziali, comprese le strutture di ospitalità e lungodegenza, le residenze sanitarie assistenziali, gli hospice, le strutture riabilitative, le strutture residenziali per anziani, anche non autosufficienti, e comunque le strutture residenziali di cui all’art. 44 del decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 12 gennaio 2017″.

“Nei reparti delle strutture sanitarie diversi da quelli indicati al comma 1 e nelle sale di attesa – chiarisce l’ordinanza -, la decisione sull’utilizzo di dispositivi di protezione delle vie respiratorie da parte di operatori sanitari e visitatori resta alla discrezione delle Direzioni Sanitarie, che possono disporne l’uso anche per tutti coloro che presentino sintomatologia respiratoria. Non sono previste analoghe misure per quanto riguarda i connettivi e gli spazi ospedalieri comunque siti al di fuori dei reparti di degenza”.

Le mascherine negli ambulatori medici e i tamponi al Pronto Soccorso

Saranno i singoli medici di famiglia e pediatri a decidere in merito all’obbligo di continuare ad indossare le mascherine nei propri studi. “Per quanto riguarda gli ambulatori medici si legge nell’ordinanza – la decisione sull’utilizzo di dispositivi di protezione delle vie respiratorie resta alla discrezione dei medici di medicina generale e dei pediatri di libera scelta. La decisione sull’esecuzione di tampone diagnostico per infezione da SARS-CoV-2 per l’accesso ai Pronto Soccorso è rimessa alla discrezione delle Direzioni Sanitarie e delle Autorità Regionali“.

E ancora: “non hanno l’obbligo di indossare il dispositivo di protezione delle vie respiratorie: i bambini di età inferiore ai sei anni; le persone con patologie o disabilità incompatibili con l’uso della mascherina, nonché le persone che devono comunicare con una persona con disabilità in modo da non poter fare uso del dispositivo”. L’ordinanza è in vigore dall’1 maggio 2023 al 31 dicembre 2023.

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