Alluvione Emilia Romagna: 127 frane nella provincia di Forlì-Cesena, situazione critica anche nel Modenese

L'emergenza frane e smottamenti continua in Emilia Romagna dopo l'alluvione: il punto della situazione
MeteoWeb

A seguito della terribile alluvione in Emilia Romagna dei giorni scorsi, in provincia di Forlì-Cesena si contano attualmente 127 frane attive, molte delle quali isolano completamente frazioni ed abitazioni dei comuni collinari e montani e che hanno interrotto l’erogazione di acqua ed energia elettrica. È quanto segnalano i Vigili del Fuoco di Forlì che hanno messo in campo 7 squadre del Gruppo operativo speciale, con specialisti di macchine movimento terra provenienti da tutta Italia, che stanno lavorando per aprire le strade e creare passaggi dove non esistono più a causa del maltempo. Attualmente le squadre sono al lavoro su 12 interventi urgenti con 30 macchine movimento terra e mezzi pesanti.

In particolare, le squadre hanno permesso, collaborando con Provincia ed Anas, di riaprire la strada Statale 67 che collega Rocca San Casciano, isolata già da diversi giorni mentre si sta operando al Passo del Carnaio, che collega il comune di Santa Sofia con Bagno di Romagna. Inoltre squadre stanno operando a Forlì e Cesena per la rimozione del fango nel centro abitato mentre dalla mattina con scavatori e pale si sta tentando la riapertura dei passi che collegano Tredozio e Modigliana ancora isolate.

Provincia di Modena: “in montagna la situazione resta critica”

Nel Modenese “anche se ha smesso di piovere, la situazione in montagna resta critica, con frane e smottamenti che continuano a creare forti disagi ai collegamenti viari“. È quanto afferma il Presidente della Provincia di Modena, Fabio Braglia. “Nei prossimi giorni – spiega in una nota – potremo fare una stima complessiva dei danni che questa ondata di maltempo ha provocato alle nostre infrastrutture, nel frattempo continuiamo a presidiare il territorio“. Oggi, intanto, ha riaperto al transito la strada provinciale 19 in Comune di Prignano sulla Secchia nel tratto vicino al ponte Pescale dopo che era stata chiusa, la scorsa notte, a causa di una frana che ha interessato un tratto di circa 50 metri.

Restano ancora chiusi, invece, la strada provinciale 324 tra Riolunato e Montecreto e tutti i percorsi natura – Secchia, Panaro e Tiepido – fino al termine dell’emergenza e dopo i sopralluoghi che i tecnici della Provincia effettueranno nei prossimi giorni per verificare la percorribilità in sicurezza dei percorsi stessi.

Sindaco di Ravenna: “sul territorio condizioni di grande gravità”

Permangono sul nostro territorio condizioni di grande gravità. L’appello è quello di seguire sempre le indicazioni sulle evacuazioni e sui rientri, prestare la massima attenzione ed evitare il più possibile gli spostamenti non necessari, di stare lontani dagli argini dei fiumi e dalle zone allagabili, di non accedere ai capanni e ai sottopassi se allagati; in caso di allagamenti non accedere a locali interrati e recarsi ai piani più alti”. Lo dichiara il sindaco di Ravenna, Michele de Pascale. “Invito tutti i cittadini a tenere monitorato il sito e i canali social del Comune e del sindaco e a tal proposito ricordo che le uniche comunicazioni affidabili e ufficiali sono quelle su www.comune.ra.it su Facebook e Instagram del Comune e del sindaco e che eventualmente arrivano dallo 0544 485848. Diffidate di qualsiasi altra comunicazione“, aggiunge.

Dalla mezzanotte di oggi, domenica 21 maggio, alla mezzanotte di domani, lunedì 22, sarà attiva nel territorio del Comune di Ravenna l’allerta meteo numero 67 emessa dall’Agenzia regionale di Protezione Civile e da Arpae Emilia-Romagna. L’allerta è rossa per criticità idraulica e gialla per criticità idrogeologica. Fino alla mezzanotte di oggi resta attiva l’allerta 66 emanata ieri che è rossa per criticità idraulica e arancione per criticità idrogeologica. Nella giornata di lunedì 22 maggio sono previste deboli precipitazioni sparse localmente anche a carattere di rovescio sulle aree appenniniche durante le ore centrali della giornata. Non si prevedono significativi incrementi dei livelli idrometrici, tuttavia le residue piogge osservate e previste determineranno un rallentamento dell’esaurimento delle piene su tutti corsi d’acqua della regione.

Il punto sulla viabilità

Anas (Gruppo FS Italiane) nella prima serata di ieri ha riaperto al traffico la strada statale 64 ‘Porrettana’ in Emilia Romagna mantenendo attivo, lungo l’arteria, il presidio del personale. Lo si legge in una nota, dove viene precisato che lungo le arterie stradali chiuse al traffico il transito è consentito, per facilitare i soccorsi e le necessità della popolazione, a tutti i mezzi di soccorso ed emergenza. Per intervento dei Vigili del Fuoco connessi ai soccorsi è chiusa temporaneamente (dalle 6 di oggi alle 6 del mattino di domani) la SS 16 ‘Adriatica’ a Cervia dal km 171 al km 173.

Anas dall’inizio dell’emergenza sta impiegando più di 300 persone. Oltre quelle della Struttura territoriale dell’Emilia Romagna è stato mobilitato personale Anas anche dalle altre sedi (Abruzzo, Lombardia, Toscana, Veneto e Calabria) e squadre incaricate per il servizio di Pronto Intervento. Finora per le principali operazioni sono stati impiegati sul territorio circa 110 mezzi. Dall’inizio dell’emergenza – lunedì 15 maggio – il servizio ‘Pronto Anas’ 800.841.148 ha gestito oltre 4500 telefonate. La sala operativa di Bologna, in coordinamento costante con la Sala Situazioni Nazionale ha gestito oltre 400 eventi. Gli operatori Anas sono in azione, presenti sul posto, nei tratti interessati da smottamenti e frane e nelle zone connesse in cui si sono verificati allagamenti o c’è un rischio di esondazione da parte dei corsi d’acqua. Anas inoltre sta già svolgendo un monitoraggio e studio delle criticità in atto con attrezzature tecniche speciali: droni e laser scan per la mappatura del territorio. Questi rilievi sono fondamentale sia per accertare stato dell’arte e sia indicare se la frana è in evoluzione statica o dinamica.

Nello specifico, la strada statale 64 ‘Porrettana’ è stata riaperta a Marzabotto (Bologna) nei pressi del km 70,500 verso le 20 di ieri sera ed è quindi ora completamente riaperta al traffico. La strada statale 65 ‘della Futa’, nella città metropolitana di Bologna, a causa della presenza di frane e smottamenti è chiusa al traffico nel comune di Loiano dal km 76,400 al km 72,600 e nei pressi del km 84 in comune di Livergnano. La SS 67 è chiusa al traffico – per frane e smottamenti – nel comune di Portico e San Benedetto (FC), nei pressi del km 146,700, del km 148 e nei pressi del km 154,400; a Rocca San Casciano è disposta la chiusura nei pressi del km 163,800 e nel comune di Dovadola, nei pressi del km 168,600 e del km 170,400. La strada statale 71 ‘Umbro Casentinese Romagnola’ è chiusa al traffico – per frane e smottamenti – dal km 226,800 al km 233,400 nei comuni di Sarsina e Quarto con deviazione del traffico sulla SS3 bis (E45) e dal km 246 al km 245,800 nel comune di Mercato Saraceno (FC). La strada statale 726 ‘Secante di Cesena’ è chiusa al traffico dallo svincolo n. 5 (km 31,500) allo svincolo n.3 (km 26,700). La strada statale 623 ‘del Passo Brasa’ è chiusa al traffico, per frana, a Castel D’Aiano (BO) dal km 64,400 al km 64,600 mentre a Zocca (MO) è disposto il divieto di transito ai mezzi pesanti.

Come già comunicato in precedenza, al fine di alleggerire il traffico e facilitare le operazioni di soccorso nelle aree colpite dall’emergenza maltempo è stata prorogato fino alle 12 di lunedì 22 maggio il divieto di transito ai mezzi pesanti sulla la strada statale 3 bis ‘Tiberina’ (E45) tra San-sepolcro (AR) e Ravenna. In alternativa è possibile utilizzare l’autostrada A1. I mezzi pesanti sulla E45 in direzione nord sono deviati con uscita obbligatoria a Sansepolcro e prosecuzione sulla SS73 in direzione Arezzo/A1.

Sindaco di Cesena: “nel Secante stiamo operando per una riapertura almeno parziale”

Nel tunnel della Secante “sono entrati oltre 12mila metri cubi di acqua e fango. Entrambe le corsie sono allagate nella parte centrale, distante di almeno 400 metri dalle uscite. Per questa ragione non è praticabile lo svuotamento con idrovore, sia per la lunghezza delle condotte che per la consistenza della melma“. A farlo sapere il sindaco di Cesena Enzo Lattuca. “Stiamo operando con escavatori a risucchio e due autoclavi che aspirano i fanghi – sottolinea – È previsto un rinforzo dei mezzi da domani. Si prevede di recuperare per prima la corsia sud che è ad una quota leggermente più alta per poter ripristinare almeno un transito nei due flussi a partire dalla giornata di martedì”.

La situazione ferroviaria

Prosegue il lavoro delle squadre tecniche di Rete Ferroviaria Italiana per il ripristino dell’infrastruttura danneggiata dall’alluvione dei giorni scorsi. Lunedì 22 maggio i treni riprenderanno a circolare fra Forlì e Rimini, riducendo l’interruzione della linea Bologna – Rimini al tratto compreso fra Faenza e Forlì. Il passaggio dei treni avverrà con una riduzione iniziale della velocità, che verrà gradualmente aumentata nel corso della giornata. Proseguono intanto i lavori di ripristino nel tratto ancora interrotto con l’obiettivo di riaprire interamente la linea prima del ponte del 2 giugno. Lo riporta un comunicato della Regione Emilia Romagna.

Regionali della linea Milano/Piacenza – Rimini/Ancona: regolari fra Milano/Piacenza e Bologna con prolungamento a Faenza a cadenza oraria e fra Rimini e Ancona con prolungamento su Forlì a cadenza oraria. Fra Faenza e Forlì sarà attivo un servizio di autobus. In considerazione della viabilità stradale non ancora completamente ripristinata potrebbe non essere possibile garantire l’interscambio immediato treno/bus. Da considerare in ogni caso un aumento dei normali tempi di viaggio fra Bologna e Rimini di almeno un’ora.

Lunga percorrenza da e per la Puglia: Alcuni treni a lunga percorrenza da e per la Puglia continueranno a circolare su percorsi alternativi che possono comportare maggiori tempi di viaggio fino a tre ore. I passeggeri in possesso di prenotazione riceveranno informazioni via sms o e-mail sul proprio treno. Aggiornamenti sulla circolazione e sui treni sono disponibili sulla pagina web Infomobilità di RFI e di Trenitalia. Potenziata da Trenitalia e Trenitalia Tper l’assistenza nelle stazioni e a bordo.

Riaprirà domani, sempre con una iniziale riduzione di velocità, anche la linea Ravenna – Rimini. Ancora difficile fare previsioni di riapertura per le linee Faenza – Ravenna e Ferrara – Ravenna, a causa dell’incompleto deflusso dell’acqua che non consente la verifica totale dell’infrastruttura. Danni ingenti sono invece confermati fra Lugo e Russi e fra Lugo e Castelbolognese, linee già pesantemente danneggiate dalla prima alluvione. Impossibile, al momento, garantire collegamenti alternativi su strada.

Sono complessivamente oltre 350 le persone, 60 i mezzi e 21 le imprese appaltatrici messe in campo da RFI per il ripristino dell’infrastruttura danneggiata. Al momento la stima dei danni è di oltre 90 milioni di euro. Numerosi i punti in cui la forza dell’acqua ha eroso il terreno e il pietrisco su cui poggiavano i binari, rendendo necessaria la sua ricostruzione prima della posa di nuove rotaie. Danneggiati in più punti anche i cavi di trasmissione dati per l’interfaccia con i sistemi di circolazione.

 

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