2022 anno intenso per la sicurezza nucleare nazionale: la Relazione dell’ISIN

L'attività dell'Ispettorato Nazionale per la Sicurezza Nucleare e la Radioprotezione è stata molto intensa nel 2022 a causa della crisi Ucraina
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Ucraina e rifiuti nucleari sono due dei punti caldi della Relazione annuale 2022 pubblicata e trasmessa al Governo e al Parlamento dall’Ispettorato Nazionale per la Sicurezza Nucleare e la Radioprotezione (ISIN), l’autorità di regolamentazione competente in materia di sicurezza nucleare e di radioprotezione. Come emerge dalla Relazione, l’attività del Centro è stata molto intensa a causa della crisi Ucraina. Infatti, sin dalle prime ore del conflitto, è risultato evidente il rischio connesso agli impianti nucleari ucraini, per i quali si sono subito temuti possibili danneggiamenti. Tramite i propri esperti del Centro emergenze, ISIN ha costantemente informato il Dipartimento della Protezione Civile, fornendo le proprie valutazioni sulla base delle informazioni che giungevano attraverso i canali internazionali di pronta notifica.

In questo scenario – si legge nella Relazione – l’ISIN ha garantito il necessario supporto tecnico al Governo e alla Protezione Civile, fornendo anche una corretta informazione sulla situazione degli impianti in Ucraina e una valutazione delle conseguenze che potrebbero scaturire da un danneggiamento delle centrali nel corso degli eventi bellici. L’accresciuta attenzione e sensibilità ai rischi nucleari hanno trovato da parte dell’Ispettorato risposte nel potenziamento e nel rinnovo – programmato da tempo e ora in via di realizzazione – delle reti automatiche di monitoraggio della radioattività ambientale”.

Nel corso dell’anno, sono entrate in funzione le prime due nuove stazioni automatiche di rilevamento ad elevatissima sensibilità – prosegue la Relazione – localizzate a Sgonico (TS), in un’area dell’Istituto nazionale di Oceanografi a e di Geofisica Sperimentale e a Monte Sant’Angelo (FG), in un’area messa a disposizione dell’Aeronautica Militare, in grado di segnalare minime variazioni della radioattività presente nell’aria; è stata altresì avviata e conclusa la procedura di gara per l’acquisto di altre due stazioni di rilevamento da installare a Bric della Croce (SA) e a Capo caccia (SS), in aree ancora messe a disposizione dall’Aeronautica Militare”.

Rifiuti radioattivi

Altro punto focale dell’attività dell’ISIN per il 2022 è stata la questione dei rifiuti radioattivi. Più nello specifico, nel corso dell’anno passato, è progressivamente entrato a regime il Sistema informativo integrato per la Tracciabilità dei Rifiuti radioattivi, dei Materiali radioattivi, delle materie nucleari e delle Sorgenti di radiazioni ionizzanti (STRIMS), che consente all’ISIN di acquisire e trattare in modo sistematico le informazioni sulla loro gestione. È inoltre proseguito l’iter per la individuazione del Deposito Nazionale dei Rifiuti Radioattivi, nell’ambito del quale l’ISIN ha valutato e formulato osservazioni sulla prima versione della Carta Nazionale delle Aree Idonee (CNAI), presentata da SOGIN a valle del seminario seguito alla pubblicazione del documento sulle aree potenzialmente idonee (CNAPI), chiedendo approfondimenti al fine di poter esprimere il proprio parere.

Sempre nel 2022, il progressivo superamento dell’emergenza pandemica Covid-19 ha consentito una completa ripresa delle attività ispettive in campo dell’ISIN, oltre che delle attività istruttorie e delle procedure autorizzative di competenza dell’Ispettorato.

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