Maltempo, in Grecia non è finita: esonda fiume vicino Larissa, “situazione tragica”. Aumentano le vittime | FOTO

Sono 72.950 gli ettari alluvionati in Tessaglia, l’area della Grecia più colpita dal maltempo: scattano le evacuazioni a Larissa per l’esondazione del fiume Pineios
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    Foto Ansa
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A causa delle piogge eccezionali provocate dal ciclone Daniel in Grecia, numerosi corsi d’acqua minori si sono trasformati in fiumi che hanno provocato la rottura di dighe, spazzato via strade e ponti e fatto finire in mare numerose automobili. Gli effetti del violento maltempo continuano a farsi sentire anche oggi nel Paese. L’esondazione del fiume Pineios, infatti, ha fatto scattare l’evacuazione per quattro aree attorno alla città di Larissa, tra le cinque metropoli greche più grandi con 150mila abitanti. Parti della città hanno cominciato già ad allagarsi. “La situazione è tragica“, ha raccontato Ioanna Gana, residente a Larissa, al canale televisivo greco Open, aggiungendo che il livello dell’acqua nel suo quartiere sta aumentando “minuto dopo minuto“.

In Grecia, si ritiene che centinaia di persone siano ancora intrappolate in villaggi irraggiungibili a causa delle strade allagate o travolte dalle frane provocate dal maltempo. Per evacuare i residenti sono stati utilizzati elicotteri e barche. La Guardia Costiera ha affermato che tra ieri e oggi 270 persone sono state messe in salvo per via aerea mentre continuano le operazioni di soccorso. Quasi 200 turisti intrappolati sul Monte Pelio sono stati evacuati in barca negli ultimi giorni, hanno annunciato ieri i Vigili del Fuoco. A Farkadona, 330km a nord-ovest della capitale greca, il livello dell’acqua ha superato il metro e molte case sono state allagate. “La gente avrebbe dovuto lasciare il villaggio prima, ma non l’ha fatto. Non si aspettavano l’inondazione. Non si aspettavano così tanta acqua e sono rimasti intrappolati”, ha detto Grigoris Mitrakos, capo dei Vigili del Fuoco locali. In altre zone, i residenti dei villaggi rimasti senza acqua e luce hanno chiesto aiuto via radio e in televisione, sostenendo che numerose persone si trovano ancora sui tetti, senza cibo né acqua.

Intanto, il bilancio accertato delle vittime del ciclone Daniel in Grecia è salito a 10. Lo ha dichiarato il Ministro per la Protezione Civile Vassilis Kikilias durante un briefing sull’emergenza, specificando che risultano anche 4 dispersi nella zona di Volos e Pelion. Le vittime del ciclone Daniel si trovavano tutte in Tessaglia, in villaggi situati nella pianura principale del centro del Paese, 330 chilometri a nord di Atene. “Continuiamo a monitorare la situazione del fiume Pinios“, ha spiegato Kikilias, sottolineando che a seguito delle inondazioni “è stata avviata ieri un’enorme operazione di salvataggio in 14 villaggi“. Il Ministro ellenico ha aggiunto che è “necessario che tutti prestino grande attenzione, poiché i fenomeni delle alluvioni potrebbero tornare a intensificarsi in qualsiasi momento”.

Il servizio di gestione delle emergenze (Ems) del programma satellitare Ue Copernicus rende nota l’estensione delle aree alluvionate in Grecia: “il nostro team di mappatura rapida ha consegnato il prodotto di monitoraggio per le aree colpite dalle catastrofiche alluvioni nella regione della Tessaglia, in Grecia. È stata rilevata un’area alluvionata di 72.950 ettari.

La violenta ondata di maltempo provocata dal ciclone Daniel ha colpito anche Bulgaria e in Turchia, causando anche in questi due Paesi morte e distruzione.

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