Il 4 febbraio 1934, due scienziati francesi, Irène Joliot-Curie e suo marito Frédéric Joliot, fecero una scoperta rivoluzionaria: la prima sostanza radioattiva artificiale. L’esperimento che portò a questa scoperta epocale fu semplice ma ingegnoso. I Joliot-Curie bombardarono un foglio di alluminio con particelle alfa, emesse dal radio, un elemento radioattivo naturale. In questo processo, l’alluminio si trasformò in un isotopo radioattivo del fosforo, il fosforo-30.
Questa scoperta aprì la strada a un nuovo campo di ricerca, la radiochimica, che studia la produzione e le proprietà di isotopi radioattivi artificiali. Questi isotopi hanno avuto un impatto enorme in diversi campi, dalla medicina alla fisica, all’industria.
Ecco cosa implica la scoperta della prima sostanza radioattiva artificiale:
- Dimostrazione che la radioattività non era solo una proprietà naturale: per la prima volta, gli scienziati erano riusciti a creare un elemento radioattivo in laboratorio;
- Apertura di nuove possibilità per la ricerca: la radiochimica ha portato allo sviluppo di nuovi strumenti e tecniche per la ricerca in diversi campi;
- Impatto sulla medicina: gli isotopi radioattivi sono utilizzati in medicina per la diagnosi e la cura di diverse malattie;
- Impatto sull’industria: gli isotopi radioattivi sono utilizzati in vari processi industriali, come la radiografia e la radioterapia.
La scoperta di Irène e Frédéric Joliot-Curie è stata un momento fondamentale nella storia della scienza e ha avuto un impatto significativo sul nostro mondo.