L’uragano Beryl colpisce la penisola dello Yucatan e si sposta nel Golfo del Messico: ora punta al Texas

Le prossime ore saranno cruciali per il Texas, che si prepara ad affrontare l'impatto di Beryl
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La tempesta tropicale Beryl ha lasciato la penisola dello Yucatan per dirigersi verso la costa meridionale del Texas, dopo aver colpito Tulum come uragano di 2ª categoria. La tempesta, che aveva già causato almeno 11 morti nei Caraibi, ha abbattuto alberi e provocato interruzioni di corrente, ma fortunatamente non ha causato feriti o decessi in Messico.

Le autorità del Texas hanno emesso dichiarazioni di stato di calamità e hanno invitato i residenti delle aree costiere a prepararsi per l’arrivo della tempesta, prevista per domenica sera o lunedì mattina. Il national Hurricane Center degli Stati Uniti prevede che Beryl possa riacquistare forza d’uragano nelle calde acque del Golfo del Messico, raggiungendo velocità del vento fino a 150 km/h.

Attualmente, il centro si trova nel Golfo, a circa 995 km a Sud/Est di Corpus Christi, Texas, e si sposta verso Ovest-Nord/Ovest a 20 km/h. Le autorità hanno emesso avvisi per uragano lungo la costa del Texas, dal Rio Grande fino a nord.

Diverse contee del Texas hanno già emesso ordini di evacuazione volontaria per le aree a bassa quota, mentre i funzionari locali stanno distribuendo sacchi di sabbia per proteggere le proprietà dalle inondazioni. A Corpus Christi, le autorità hanno distribuito 10mila sacchi di sabbia in meno di 2 ore.

Il vice governatore del Texas, Dan Patrick ha emesso una dichiarazione preventiva di calamità per 40 contee, consentendo alle autorità statali e locali di iniziare a pianificare e contrattare per le risposte emergenziali. Le compagnie petrolifere hanno iniziato a spostare i dipendenti dalle piattaforme lungo la costa che potrebbero trovarsi sul percorso della tempesta.

Nel frattempo, il capo della protezione civile messicana, Laura Velázquez, ha dichiarato che Beryl non ha causato morti o feriti in Messico e che i danni sono stati minori, sebbene decine di migliaia di persone siano rimaste senza corrente elettrica. A Tulum, l’arrivo della tempesta ha provocato interruzioni di corrente. Le brigate dell’esercito hanno lavorato per ripulire le strade dagli alberi caduti e dai cavi elettrici.

Mentre la penisola dello Yucatan inizia a riprendersi, le isole dei Caraibi colpite da Beryl all’inizio della settimana sono ancora in difficoltà. Il primo ministro giamaicano, Andrew Holness, ha promesso un rapido intervento per le aree colpite dell’isola, dove gran parte della popolazione è ancora senza elettricità e acqua corrente. In alcune isole di St. Vincent e Grenadine, la tempesta ha distrutto il 95% delle abitazioni, lasciando dietro di sé una scia di devastazione.

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