Alluvione Valle d’Aosta, il Cdm stanzia oltre 20 milioni

Il Governo ha deliberato lo stato di emergenza di 12 mesi sui territori della Valle d’Aosta colpiti dall’alluvione di fine giugno
MeteoWeb

A seguito dell’alluvione che ha devastato parte della Valle d’Aosta il 29 e 30 giugno scorsi, il Governo ha deliberato, su proposta del Ministro per la Protezione Civile Nello Musumeci, lo stato di emergenza di 12 mesi sui territori colpiti. Al fine di attuare i primi interventi e fare fronte alle esigenze più urgenti, è stato autorizzato lo stanziamento di 20 milioni e 600 mila euro, a valere sul Fondo per le emergenze nazionali. Si procederà con ordinanze del Dipartimento di Protezione Civile, acquisita l’intesa della Regione, in deroga ad ogni disposizione vigente.

Prorogati gli stati d’emergenza in Sicilia ed Emilia Romagna

Inoltre, il Consiglio dei Ministri, su proposta del Ministro per la Protezione Civile e le politiche del mare Nello Musumeci, ha deliberato: la proroga per 12 mesi dello stato di emergenza in conseguenza degli eccezionali eventi meteorologici che si sono verificati nei giorni 9 e 10 febbraio 2023 nel territorio dei liberi consorzi di Ragusa e Siracusa, della città metropolitana di Catania e dei comuni del litorale ionico della città metropolitana di Messina; la proroga per 12 mesi dello stato di emergenza in conseguenza degli eccezionali eventi meteorologici che si sono verificati nei giorni dal 22 al 27 luglio 2023 nel territorio delle province di Parma, Reggio Emilia, Modena, Bologna, Ferrara, Ravenna e Forlì Cesena; la precisazione dell’estensione territoriale dello stato di emergenza in conseguenza degli eccezionali eventi meteorologici che si sono verificati nei giorni dal 15 maggio al 4 giugno 2024, di cui alla delibera del Consiglio dei Ministri del 3 luglio 2024, che ricomprende i territori posti su entrambe le sponde dell’Adige, nel tratto a valle di Badia Polesine (RO) fino alla foce; la proroga per 12 mesi dello stato di emergenza in conseguenza degli eccezionali eventi meteorologici che si sono verificati nei mesi di maggio e giugno 2023 nei territori delle province di Teramo, Pescara e Chieti.

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