Il bilancio provvisorio delle vittime dell’alluvione che sta flagellando il Bangladesh è salito a 71 di cui sette donne e 19 minori. Le inondazioni, scatenate dalle incessanti piogge monsoniche degli ultimi 15 giorni, hanno innalzato il livello dei corsi causando delle devastanti inondazioni.
Sono undici i distretti più colpiti nell’est del Paese all’interno dei quali ancora più di 500mila persone stanno cercando riparo dopo che la forza delle acque ha travolto case, strade e campi. Attualmente la zona più colpita risulta quella di Feni con almeno 28 morti.
Crescente è la preoccupazione delle autorità locali anche per il possibile manifestarsi di focolai di malattie e virus agevolati dalle inondazioni.
Quelle che si registrano da circa 15 giorni a questa parte sono le piogge “monsoniche” più ingenti degli ultimi 34 anni.
Alluvione in Bangladesh, le piogge monsoniche
I Monsoni sono dei venti periodici che interessano le regioni tropicali e subtropicali, in particolare Asia Orientale e Sud-orientale, la loro formazione è influenzata principalmente dalla differenza di temperatura tra la superficie oceanica e quella del continente.
La stagione in cui si concentrano le piogge è generalmente quella estiva con un range di mesi che va da giugno a settembre, essa è caratterizzata da un vento carico di umidità che spira dall’oceano indiano verso la terraferma causando le condizioni che favoriscono il crearsi di cicloni tropicali molto violenti comunemente chiamati tifoni.
Al contrario durante la stagione fredda i venti monsonici soffiando dal continente verso l’oceano indiano favoriscono un clima estremamente asciutto che comporta la quasi totale assenza di precipitazioni.
I venti monsonici finiscono quindi per influenzare fortemente il clima dei paesi interessati dando sostanzialmente vita a due sole stagioni che si alternano durante l’anno una umida e piovosa, l’altra secca e asciutta.
