Brasile: siccità record da 150 giorni, i fiumi dell’Amazzonia ai minimi storici

I bassi livelli d'acqua nei principali fiumi della regione stanno inoltre avendo un impatto grave sulla vita della popolazione locale, che dipende da questi corsi d’acqua per la navigazione
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Il Servizio Geologico Brasiliano (SGB) ha lanciato un allerta per una siccità senza precedenti che ha provocato un abbassamento drammatico dei livelli di molti fiumi del bacino amazzonico, con gravi conseguenze per la vita quotidiana delle popolazioni locali. Tra i fiumi più colpiti c’è il Madeira, un affluente cruciale del Rio delle Amazzoni, che ha visto il livello scendere a soli 48 cm nella città di Porto Velho, un significativo calo rispetto alla media di 3,32 metri, come riportano i dati ufficiali. Anche il fiume Solimões ha raggiunto il livello più basso mai registrato a Tabatinga, al confine tra Brasile e Colombia.

La stagione secca dell’Amazzonia

L’agenzia brasiliana di monitoraggio dei disastri naturali, Cemaden, ha descritto l’attuale siccità come la “più intensa e diffusa” mai censita. Questo fenomeno è particolarmente preoccupante poiché è peggiorato relativamente presto nella stagione secca dell’Amazzonia, che di solito va da giugno a novembre. Di conseguenza, la situazione potrebbe non migliorare significativamente per alcuni mesi, in una regione fondamentale nella lotta globale contro il cambiamento climatico e ricca di biodiversità.

In primo luogo, il bacino amazzonico riceve generalmente meno precipitazioni rispetto al passato tra giugno e novembre a causa dei cambiamenti nei modelli climatici. In secondo luogo, le temperature più elevate aumentano l’evaporazione da piante e terreni, che perdono quindi più acqua. Nel 2023, il bacino amazzonico ha vissuto la sua siccità più grave in almeno 45 anni, e gli scienziati del gruppo World Weather Attribution hanno scoperto che tale evento è stato reso molto più probabile dal cambiamento climatico. L’anno scorso, la siccità è stata anche aggravata dal fenomeno meteorologico naturale noto come El Niño, che tende a rendere l’Amazzonia più calda e secca del normale. Sebbene El Niño sia terminato, le condizioni di siccità hanno persistito.

Siccità in Brasile

Un ulteriore fattore che contribuisce alla siccità dell’Amazzonia è la deforestazione. Circa un quinto della foresta pluviale è andato perso negli ultimi 50 anni per fare spazio all’agricoltura, ma non solo. Gli alberi forniscono resilienza contro la siccità perché aumentano le precipitazioni rilasciando umidità nell’aria dalle loro foglie. Senza di loro, l’Amazzonia è più vulnerabile. Il presidente Luiz Inácio Lula da Silva si è impegnato a fermare completamente la deforestazione entro il 2030. Tuttavia, l’attuale siccità, che ha contribuito alla diffusione degli incendi, mette in luce le difficoltà nel limitare l’ulteriore perdita di foreste.

I bassi livelli d’acqua nei principali fiumi della regione stanno inoltre avendo un impatto grave sulla vita della popolazione locale, che dipende da questi corsi d’acqua per la navigazione. Secondo Cemaden, la scorsa settimana c’erano più di 100 comuni che non vedevano pioggia da oltre 150 giorni. I residenti di Manacapuru, situata lungo le rive del fiume Solimões, stanno affrontando difficoltà nel trasporto di rifornimenti vitali, come cibo e acqua potabile, alla città, poiché le barche non riescono più a navigare, come documentato da un reportage della BBC.

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