Svizzera: bocciati i referendum su biodiversità e pensioni

Con il 63% di “No”, gli svizzeri hanno bocciato l'iniziativa per la biodiversità; 67% di voti contrari alla riforma del sistema pensionistico
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Doppio no dalle urne oggi in Svizzera: chiamati ad esprimersi su due temi a livello federale, gli elettori elvetici hanno seccamente bocciato una riforma del sistema pensionistico e respinto un’iniziativa sulla biodiversità. I risultati non sono stati una grande sorpresa: i sondaggi pubblicati prima del voto avevano già suggerito una vittoria del “no” su questi due temi.

Iniziativa sulla biodiversità

Con il 63 % di “No”, la maggioranza dell’elettorato ha respinto l’iniziativa popolare “Per il futuro della nostra natura e del nostro paesaggio”. Sostenuta da numerose organizzazioni per la conservazione della natura e del paesaggio, tra cui Pro Natura, BirdLife e Patrimonio svizzero, l’iniziativa per la biodiversità chiedeva più risorse e più terreno per proteggere meglio la biodiversità e la natura, anche al di fuori delle aree protette, nonché una migliore protezione del paesaggio e del patrimonio edilizio. Era osteggiata dal governo e da un’ampia alleanza di partiti di destra e il partito del Centro, associazioni agricole e organizzazioni economiche che la riteneva “troppo estrema e inefficace”.

Un “no” assoluto al testo sulla biodiversità è giunto dal comune di Zwischbergen (Vallese), che conta poco più di 70 abitanti. La quota di contrari – riferisce l’agenzia di stampa Keystone Ats – risulta pari al 100%.

I Verdi considerano questo fallimento come “un’occasione mancata per preservare il nostro patrimonio naturale, essenziale per la qualità della vita e l’economia della Svizzera”.

Lo stato della biodiversità in Svizzera

Secondo le statistiche pubblicate nel 2023 dall’Ufficio federale dell’ambiente (Ufam), il 13,4% del territorio svizzero è dedicato alla conservazione della biodiversità. Nel dicembre 2022, alla COP15 di Montreal, i Paesi hanno concordato una tabella di marcia volta a proteggere “entro il 2030, almeno il 30%” della terra e del mare del pianeta. Secondo l’Ufam, lo stato della biodiversità in Svizzera è insoddisfacente: metà degli ambienti naturali e un terzo delle specie sono minacciati. Gli ambienti acquatici e le paludi sono tra i più minacciati.

Attualmente la Confederazione spende circa 600 milioni di franchi svizzeri (638 milioni di euro) all’anno per sostenere la diversità delle specie. La maggior parte di questi fondi viene versata agli agricoltori per consentire loro di dedicare alcune aree delle loro aziende alla biodiversità, sotto forma di pascoli, prati fioriti, siepi, ecc.

Riforma delle pensioni

La riforma della previdenza professionale obbligatoria, secondo pilastro del sistema pensionistico elvetico, è stata seccamente respinta con il 67,1% di voti contrari. Il testo in votazione, approvato dal Parlamento ma contestato da un referendum promosso dai sindacati e dalla sinistra, proponeva una serie di modifiche volte a garantire un “finanziamento adeguato delle rendite delle casse pensioni” del secondo pilastro, posto sotto pressione dall’invecchiamento della popolazione e dai bassi tassi di interesse. Per il governo, la riforma, che avrebbe inoltre fornito vantaggi per le persone con redditi bassi, era necessaria per garantire che gli assicurati potessero continuare a “farvi affidamento anche in futuro“. Ma tali argomenti non hanno convinto.

Gli svizzeri hanno invece seguito gli oppositori che hanno fatto campagna criticando “una riforma che chiede ai lavoratori di versare più contributi per ricevere pensioni più basse al momento della pensione“. La sconfitta della modifica di legge è più ampia del previsto. Gli ultimi sondaggi indicavano infatti che circa il 51% delle persone intervistate era contrario al progetto presentato dal governo e dal Parlamento.

In Svizzera, il sistema pensionistico poggia su tre pilastri: la previdenza statale che copre il fabbisogno vitale di tutti i pensionati, la previdenza professionale e infine la previdenza privata.

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